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Il lancio della prima Mercedes Classe A, avvenuto nel 1997, fu senza dubbio uno dei momenti più significativi della storia recente di Mercedes. Dopo anni di grandi berline e ammiraglie, la casa della stella mise piede in un campo minato, e all'inizio fu un bagno di sangue.
Per la prima volta nella storia Mercedes decise di presentarsi sul mercato con una compatta, facendo un vero e proprio salto nel vuoto. Gli addetti ai lavori accolsero il progetto con le parole: “Sarà un flop clamoroso, non venderà mai”, e all'inizio ebbero quasi ragione fino a che il grande pubblico europeo, e non solo, non imparò ad apprezzare la più piccola di casa Mercedes.
La vettura non rientra quindi nei flop storici delle auto come l'Alfa Romeo Nissan o la BMW Compact, ma è stata davvero ad un soffio dal finire in questa triste classifica. L'idea alla base delle “baby Benz” era quella di spingere il marchio della stella nel mercato di massa in un periodo in cui la popolarità del brand stava calando.
Mercedes aveva anche bisogno di un'auto che potesse rientrare nelle normative sul risparmio del carburante della flotta, introdotte all'epoca. Il primo concept venne presentato al Motorshow di Francoforte nel 1993, facendo chiaramente intendere come in un futuro prossimo nulla sarebbe stato da escludere.
Il pubblico apprezzò quasi all'unanimità il progetto e l'anno dopo Mercedes decise di riproporre il prototipo al Salone di Ginevra, chiamandolo “Studie A”. A quel punto era giunto anche il lasciapassare del Cda di Mercedes, e venne avvita la produzione.
La vettura entrò in catena di montaggio nel 1997 con un costo in ricerca e sviluppo di 1,3 miliardi di euro, ma al lancio qualcosa andò decisamente storto. Una rivista svedese, Teknikens Vaerld, decise di sottoporre la Classe A al test dell'alce... e fu un disastro.
La piccola Benz si ribaltò a 60 km/h visto il baricentro molto alto, e la foto finì sui media di tutto il mondo. A 24 ore dalla diffusione della notizia i manager più importanti di Mercedes si ritrovarono assieme a decine di ingegneri e tecnici vari per cercare di risolvere il problema.
La produzione nel frattempo si fermò, vennero richiamate le 2.700 unità già vendute e le 17mila già costruite vennero modificate. La soluzione venne trovata insieme a Bosch: le sospensioni vennero riconfigurate, gli pneumatici allargati ma soprattutto venne introdotto per la prima volta nella storia su una vettura di serie l'ESP, l'Electronic Stability Program, il controllo elettronico di stabilità.
Il problema costò altri 153 milioni di euro circa ai tedeschi ma alla fine ne valse la pena. La Mercedes Classe A “sistemata” era infatti in anticipo sui tempi rispetto alla concorrenza grazie anche ad altre soluzioni innovative come ad esempio una maggiore sicurezza per via del design “a doppio pavimento” che permetteva ai passeggeri di sedere più in alto rispetto al guidatore, migliorando gli urti.
Mercedes produsse la prima Classe A fino al 2012, quando venne sostituita dal modello attuale “hatchback”. Dal 1997 al 2004 1,1 milioni di modelli della prima generazione furono messi in commercio.
Nonostante il grande successo, però, la Mercedes Classe A sembra destinata a dire addio di qui a breve per via del fatto che dalla stessa si possono ottenere pochi margini.
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