McLaren Artura: la hypercar ibrida comincia a mostrare le sue forme

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Intorno alla McLaren Artura aleggia un certo alone di mistero, in quanto del prossimo bolide britannico sappiamo molto meno di quanto vorremmo. Adesso però la casa automobilistica di Woking comincia a muovere gli ingranaggi della comunicazione, per cui un interessante teaser sta focalizzando l'attenzione del pubblico.

L'evento di presentazione della McLaren Artura è stato fisato all'imminente 16 febbraio, alle 19:00 dell'Eastern Standard Time. In pratica i cittadini italiani interessati al reveal della hypercar dovranno tenersi pronti per l'una di notte del 17 febbraio.

La clip di apertura, appena condivisa sul web, evidenzia certamente dettagli interessanti, ma è soltanto con l'utilizzo di Photoshop per uno schiarimento generale che saltano fuori le linee dell'Artura. La silhouette della macchina non si discosta troppo dalla gamma Sport Series che andrà a rimpiazzare, mentre i sottilissimi fari anteriori derivano sicuramente dalla bellissima McLaren Elva. Piuttosto aggressivi paiono poi essere il diffusore e il paraurti posteriore, che sporgono di qualche centimetro in più rispetto alla parte alta della coda.

Tramite delle informazioni preliminari sappiamo delle portiere con apertura a forbice, del logo sulla coda posizionato fra le due bocche di scarico e dei cerchi in lega con design a V. Non mancheranno oltretutto pinze freno brandizzate McLaren, un quadro degli strumenti digitale con tanto di separazione tra range istantaneo a zero emissioni (massimo 32 chilometri a batterie) e autonomia complessiva del propulsore termico (282 chilometri).

Molto interessante il fatto che l'esemplare tramite il quale è stato mostrato il quadro strumenti avesse già percorso 26.457 chilometri, a sottolineare una lunghissima fase di test su strada per sviluppo e ottimizzazioni varie.

All'interno della McLaren Artura batteranno dei cuori molto diversi fra loro. Il primo, quello termico, sarà rappresentato da un poderoso V6 biturbo progettato da Ricardo (ha lavorato spesso con McLaren), ma grazie all'implementazione di un'unità elettrica supplementare l'output complessivo ammonterà a circa 600 cavalli di potenza. Per qualcuno potrebbero risultare essere numeri poco entusiasmanti se paragonati a quelli proposti dalla concorrenza, ma bisogna evidenziare che la Artura si fonderà sulla piattaforma McLaren Carbon Lightweight Architecture che, come la nomenclatura stessa fa notare, impiegherà la fibra di carbonio per restituire un bolide estremamente leggero.

Dal nostro canto non ci diremmo affatto sorpresi se l'imminente Artura dovesse riuscire a competere con la rapidissima McLaren 765LT, che sul dritto ha dimostrato di poter realizzare prestazioni eccezionali.

McLaren Artura: la hypercar ibrida comincia a mostrare le sue forme