
Mazda sfida l'elettricità ed entra nella eFuel Alliance: il futuro è nell'idrogeno?
Mazda è il primo costruttore ad aderire alla eFuel Alliance. Cosa significa questo in termini pratici? Che la casa giapponese crede fermamente nell’idrogeno e in quei combustibili “neutri” in termini di CO2, chiamati per l’appunto e-fuel.
Con il termine e-fuel si intende raccogliere tutti quei combustibili liquidi prodotti sinteticamente a base di idrogeno e CO2, nonché tutti quei biocarburanti capaci di soddisfare gli standard qualitativi dei combustibili fossili che possono essere miscelati/inseriti nei combustibili. Formalmente, ci troviamo di fronte a un’alternativa dell’elettricità, ed è interessante vedere come Mazda si stia impegnando attivamente in questo settore.
Del resto il produttore giapponese ha sempre avuto qualche “frizione” nel parlare di auto elettriche: a oggi a listino abbiamo la Mazda MX-30 100% elettrica, è vero, ma parliamo di un’auto con una “piccola” batteria da 35,5 kWh, capace di offrire appena 200 km di autonomia. Questo perché Mazda non crede nelle batterie al di sopra dei 50 kWh, accusate spesso di inquinare più (o comunque alla pari) di un motore diesel di nuova generazione, cosa che ovviamente porta a far perdere tutti i vantaggi green che un’elettrica dovrebbe garantire.
In merito a questa nuova alleanza, Wojciech Halarewicz, Vice President Communications & Public Affairs di Mazda Motor Europe GmbH, ha dichiarato: “Come industria dobbiamo ridurre il più possibile le emissioni e per farlo non dobbiamo trascurare nessuna delle possibili strade a nostra disposizione. Le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico sono, per natura, una questione globale e complessa che richiede un approccio integrato. Tutti i settori e le industrie devono fare la loro parte e, soprattutto, devono avere l’opportunità di condividere ogni opzione utile per il raggiungimento degli obiettivi climatici”.
“Riteniamo che, con gli investimenti necessari, l’idrogeno e gli e-fuel neutri in termini di CO2 daranno un contributo credibile e reale alla riduzione delle emissioni, non solo per le auto di nuova immatricolazione, ma anche per il circolante attuale. Ciò aprirebbe una seconda e più rapida via per raggiungere nei trasporti la neutralità rispetto al clima, di pari passo con la prosecuzione dell’elettrificazione. Poiché l’UE rivedrà entro la fine dell’anno la sua regolamentazione sugli standard di CO2 per auto e furgoni, questa è l’occasione per far sì che la nuova legislazione consenta sia ai veicoli elettrici che ai veicoli alimentati con combustibili che non aggiungono CO2, di contribuire agli sforzi dei produttori di automobili nella riduzione delle emissioni”. Che sia una scommessa vincente quella di Mazda?
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