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La gara di endurance più famosa al mondo era stata rimandata a settembre. Insomma, a differenza di altri eventi, sembrava che la 24 Ore di Le Mans si sarebbe dovuta tenere comunque. Peccato che nelle ultime ore diverse case automobilistiche d'eccezione hanno annunciato il loro ritiro dalla gara, pregiudicandone il destino.
Ieri è arrivata la notizia dell'ultima defezione, con Chevrolet che ha annunciato il ritiro della sua Corvette C8.R dalla gara. Porsche ancora prima aveva annunciato di voler ritirare le sue due auto che avrebbero dovuto correre nella classe IMSA. In questo modo il brand di Stoccarda ha fondamentalmente dimezzato la sua presenza, pur mantenendo in gara le vetture del circuito WEC.
Proprio quest'ultimo dettaglio fa intendere che non ci sia in gioco solo una preoccupazione per la salute dei team di piloti e meccanici; verosimilmente la pandemia ha introdotto importanti sfide tecniche per i team di motor sport, pregiudicandone la possibilità di partecipare con profitto alla Le Mans 24 Ore.
Molto prima che scoppiasse l'epidemia c'erano stati degli intoppi anche nella nuova classe Hypercar, da cui Aston Martin ha ritirato la sua Valkyrie.
Ora sono in molti a chiedersi quanto ci vorrà prima che altri importanti team decidano di ritirare la loro adesione.
La domanda è diventata: "siamo sicuri che la Le Mans 24 Ore del 2020 si terrà"?
Sono pochi gli eventi, ricorda Jalopnik, che hanno impedito alla 24 ore di tenersi normalmente. Tra questi, giusto per capirci, c'è stata la II Guerra mondiale e poco altro.
Altri, come il magazine Racer, sostengono che sarebbe irresponsabile non cancellare l'evento dato che in questo momento i pensieri sono altri. "Cancellare la gara è la cosa responsabile da fare", scrive anche Justin T. Westbrook su Jalopnik. "Ci sarà sempre il prossimo anno per farlo".
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