Lewis Hamilton vs 'Legge bavaglio FIA': 'Niente mi impedirà di parlare'

Lewis Hamilton vs 'Legge bavaglio FIA': 'Niente mi impedirà di parlare'
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Lewis Hamilton non sembra affatto preoccupato dalla nuova regola introdotta quest'anno dalla FIA che vieta ai piloti di Formula 1 di trattare argomenti politici e non solo. Da molti è già stata ribattezzata la “legge bavaglio” e a riguardo il 7 volte campione del mondo ha espresso per la prima volta la sua opinione.

Parlando nella giornata di ieri, in occasione della presentazione ufficiale della Mercedes W14, il pilota britannico ha detto chiaramente che nonostante la Federazione Internazionale dell'Automobile vieti di esprimere "commenti politici, religiosi o personali", continuerà a dire la sua opinione su eventuali casi di attualità: "Niente mi impedirà di parlare delle cose che mi affascinano e dei problemi che ci sono – ha detto il 38enne a margine della presentazione della Mercedes W14 -. Lo sport ha una responsabilità: quella di parlare sempre di argomenti importanti per sensibilizzare, soprattutto quando si viaggia in tutti questi luoghi diversi".

La FIA aveva annunciato lo scorso mese di dicembre un aggiornamento del suo codice sportivo internazionale (CSI), vietando in nome del principio di neutralità politica e religiosa "dichiarazioni e commenti personali", in particolare dei piloti, se non "previa approvazione scritta della Fia" o dell'Asn, l'autorità sportiva nazionale del Paese interessato. Una decisione che “non mi sorprende” ha aggiunto ancora Hamilton rispondendo alla domanda di un giornalista circa il fatto di essere disposto a essere penalizzato dalla FIA in caso di violazione della regola. "Sarebbe sciocco dire che vorrei prendere punti di penalità extra", ha risposto a riguardo, spiegando però che non verrà affatto messo a tacere.

Sulla vicenda si era già espresso l'ex compagno di squadra di Hamilton, Valtteri Bottas, prendendo le distanze dalla legge bavaglio, mentre il CEO della Formula 1, Stefano Dominicali, aveva rassicurato a inizio mese: "La F1 non imbavaglierà mai nessuno. Parliamo di 20 piloti, 10 team e tanti sponsor che hanno idee e punti di vista diversi. Non posso dire chi ha ragione e chi ha torto, ma è giusto, se necessario, dare loro una piattaforma per discutere apertamente le rispettive opinioni". E a proposito della Federazione, ricordiamo che negli scorsi giorni l'ex numero uno della FIA, Ben Sulayem è stato rimosso dalla carica di presidente.