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Silvio Capizzoto ha alle spalle una storia senza dubbio curiosa: era un ingegnere della Ferrari che lavorava a Maranello, ma ha lasciato il posto di prestigio, annesso a lauto compenso, per il suo amore, l'insegnamento.
Silvio Capizzoto, come racconta Fanpage, aveva ottenuto un incarico di responsabilità presso la gloriosa azienda modendese ma dopo due anni e mezzo circa ha deciso di cambiare vita, dicendo nel contempo addio ad uno stipendio da 3.000 euro al mese.
La storia dell'ingegnere di origini siciliane era iniziata in Ferrari a marzo del 2015, quando era stato assunto dopo un trascorso in FIAT e Lamborghini. Aveva scalato le gerarchie arrivando a ricoprire il ruolo di responsabile del progetto BiW (fase la produzione di un'automobile denominata Body-in-White): "In Ferrari prendevo circa 3000 euro al mese. Avevo un ruolo di responsabilità. Tanti ragazzi aspirano a quel posto", ha raccontato il 46enne messinese ai microfoni di Orizzontescuola.it.
E ancora: "In Ferrari ero l'ingegnere delle sfide perché ho avuto sempre dei progetti molto particolari con livelli di complessità elevati. L’ultima è stata la Ferrari Portofino. Era molto sfidante come progetto". Peccato però che nell'estate del 2017 Silvio Capizzoto abbia deciso di mollare tutto per buttarsi nel mondo dell'insegnamento.
L'ex ingegnere di Maranello ha iniziato il suo percorso prima da precario e poi come prof di ruolo presso un istituto professionale di Modena: “Io ero orientato per la carriera in azienda – ha raccontato ancora - poi però ho cambiato idea. L’insegnamento non è un lavoro ma quasi una missione. Tra le motivazioni c'era anche l'idea di avere più tempo libero, di poter gestire il tempo in modo diverso. Spesso facevo 12 ore al giorno. Come insegnante invece lavoro meno ore. Anche se, a dir la verità, pensavo di lavorare meno".
In ogni caso Capizzoto ha specificato: "Non faccio l’insegnante per i soldi né per altro tipo di gratificazioni, si fa per i ragazzi", aggiungendo di non essersi affatto pentito della sua scelta: "Sono molto soddisfatto e sono contento di questa scelta. Quando i miei studenti mi chiedono perché ho lasciato la Ferrari per insegnare – ha concluso - io rispondo che mi piacciono le cose difficili".
Intanto in questi giorni a Maranello fervono i preparativi in vista del mondiale di Formula 1, con i meccanici della Ferrari che si preparano per il Mondiale 2023 con allenamenti mirati e atti soprattutto ad evitare gli errori del passato. Frederic Vasseur, che è stato spinto in Ferrari da Audi, intende partire con il piede giusto e far tornare subito la scuderia di Maranello finalmente competitiva.
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