La pioggia può rendere inutilizzabile la guida autonoma, lo studio

La pioggia può rendere inutilizzabile la guida autonoma, lo studio
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Vi siete mai posti questa domanda: la pioggia e il maltempo possono causare problemi alla guida autonoma? È il quesito su cui sta indagando la Michigan State University, secondo cui basterebbe una pioggia leggera per mandare in confusione gli algoritmi della guida autonoma in merito a pedoni, ciclisti e altri oggetti.

L'università è convinta che, finché i sensori e i software non saranno in grado di gestire meglio le intemperie, la guida autonoma resterà appannaggio solo di quei Paesi con "il sole tutto l'anno"; per le auto con la tecnologia attuale c'è il rischio di restare in garage, non appena il meteo peggiora.

Hayder Radha, professore MSU, ha detto: "Abbiamo notato che gli algoritmi della guida autonoma diventano davvero imprecisi con il maltempo, persino una pioggia leggera è capace di mandarli in errore. Man mano che l'acqua aumenta, le cose peggiorano, fino alla paralisi del mezzo." Anche se in campo ci sono radar e lidar, sono le telecamere a fare - la maggior parte delle volte - il lavoro sporco, è dunque fisiologico che con il diminuire della visibilità a causa del maltempo, anche i dati siano errati.

In pratica, sarebbe un po' come se noi guidassimo durante la pioggia con i tergicristalli spenti, un paragone magari impreciso ma calzante. La visibilità cala drasticamente anche per i dispositivi di controllo. I ricercatori hanno svolto vari test facendo attenzione alla grandezza delle gocce, al loro volume all'interno dello spazio, alla velocità del vento e gli algoritmi hanno perso il 20% degli oggetti su strada con l'intensità della pioggia al 10% del massimo possibile.

Con le precipitazioni portate al 30% della loro potenza, gli "oggetti perduti" dai sistemi sono saliti al 40%. Questo ovviamente mette un serio punto interrogativo sulla questione Guida Autonoma, poiché evidenzia uno sviluppo della tecnologia ancora acerbo, per nulla maturo, che al momento permette il pieno funzionamento soltanto nelle giornate di sole, o durante le belle stagioni. Il lavoro da fare è ancora immenso, ci vorranno anni - sempre secondo il professor Radha - per dominare le intemperie.