Jim Cramer punta su Tesla: "I titoli petroliferi hanno finito"

Jim Cramer punta su Tesla: 'I titoli petroliferi hanno finito'
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Jim Cramer, storico conduttore di Mad Money sulla CNBC americana e grande esperto di borsa e finanza, ha pubblicamente dichiarato di aver "chiuso con i combustibili fossili" e il merito è anche di Tesla

Guardando ai dati di borsa, Cramer ha detto di essere ormai scoraggiato rispetto ai titoli delle grande aziende petrolifere. Appena ieri, venerdì 31 gennaio 2020, sia Exxon Mobil che Chevron hanno aperto perdendo punti, rispettivamente dell'1,48% e del 2,30%, attorno a tutti i titoli legati al petrolio c'è malcontento, come ha ricordato Cramer, che ha anche aggiunto: "Ho già dato con i combustibili fossili. In tutto il mondo stiamo osservando investimenti differenti, moltissima gente pensa di non acquistare più titoli petroliferi".

Eppure storicamente parliamo di azioni dal grande valore, il petrolio è sempre stato una sicurezza in America, un "bene di prima necessità" del quale nessuno si sarebbe privato, cosa sta succedendo dunque? Sempre secondo Cramer la situazione è chiara: la costante crescita del titolo Tesla (NASDAQ: TSLA) ha spinto moltissimi investitori a credere che il petrolio ormai non sia un investimento così valido.

Cramer è da tempo un aperto sostenitore Tesla, da quando la figlia ha guidato una Model 3 dall'Oregon a San Francisco, 160 km che son bastati per telefonare il padre e intimarlo a comprare una nuova Tesla immediatamente. Nonostante i critici, Tesla nel 2020 è cresciuta del 33% senza cedere mai terreno; dai 430 dollari del primo giorno dell'anno, oggi siamo a 640 dollari per azione dopo i dati diffusi da Elon Musk il 29 gennaio scorso. Non sappiamo quanto possa crescere ancora Tesla in borsa, di certo chi ha acquistato le azioni tempo fa per conservarle, ha fatto un affare enorme...