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Jeremy Clarkson torna a rubare la scena, del resto lo storico conduttore di Top Gear, noto giornalista britannico e volto di The Grand Tour, è pubblicamente senza peli sulla lingua e ogni volta che parla o scrive, sgancia delle vere e proprie bordate.
Recentemente Jeremy Clarkson ha giudicato la guida autonoma una follia, e soltanto pochi giorni fa ha pubblicato una foto del trio, che potrebbe far presagire un ritorno a Top Gear.
Le ultime parole sono state contro la rivoluzione green, che Clarkson sembra giudicare in maniera eccessiva. Nel suo ultimo editoriale pubblicato sul Sun, il volto noto del piccolo schermo si è schierato apertamente contro l'amministrazione di Londra, sottolineando ciò che a suo modo di vedere non sta girando a meraviglia.
“È il sistema dei trasporti che mi deprime di più – scrive Clarkson riferendosi alla capitale dell'Inghilterra - perché è semplicemente senza speranza. All’inizio di aprile, gli ingegneri hanno notato che un ponte della ferrovia sopra il Tamigi nell’Oxfordshire stata iniziano a essere traballante. Così hanno imposto il limite di 5 miglia all’ora ai pochi treni in circolazione a causa di una vertenza sindacale dei macchinisti. Poi hanno capito che 5 miglia orarie era ancora troppo veloce, così hanno annunciato che la linea sarebbe stata chiuse fino a riparazione ultimata”.
Clarkson sembra rimpiangere i tempi andati: “Ora, quando la Gran Bretagna funzionava, questo avrebbe richiesto non molto tempo. Quando gli ingegneri hanno dovuto ridurre lo scartamento sulla linea tra Londra e Bristol, hanno finito il lavoro in una notte. Una! Non un solo treno era stato cancellato. Ma per riparare un ponte nel 2023, hanno bisogno di tre mesi. Tranne se si tratta del ponte Hammersmith di Londra che per ragioni che nessuno capisce non può essere riparto affatto”.
Ma non finisce qui, visto che Clarkson sgancia bombe anche contro i detrattori dell'auto con motore termico: “Se devo andare a Londra devo prendere l’auto. Il ché è complicato, perché significa andare intorno alla tangenziale di Oxford, che ora è stata resa una strada per autobus. Il traffico è terribile. E non posso neanche passare dal centro cittadino perché Oxford è gestita da lunatici che credono che i motori delle auto siano più pericolosi di un missile nucleare, così hanno messo vasi di piante in mezzo alla strada”.
L'unica alternativa, conclude, è quella di puntare su percorsi alternativi, non proprio così comodi: “Per arrivare a Londra devo prendere strade di campagna su cui cresce l’erba e con i cartelli ai lati con scritto: ‘Ci sono le streghe’. Non ne ho visto ancora uno, ma sono convinto ci siano pure i banditi con i loro moschetti. E mentre avanzo, nel Medioevo, alla velocità di 4 miglia all’ora, non posso evitare di chiedermi come i poteri forti possano permettere che sia la strada che la ferrovia vengano chiuse contemporaneamente. Qualcuno deve aver firmato per questo ed è incredibile che non sia in prigione, perché è lì che dovrebbe andare. Forse non ci va perché neanche la prigione funziona”.
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