Iveco: 'E-Fuel? Carburante solo per ricchi, con l'auto elettrica rischiamo nuova Cuba'

Iveco: 'E-Fuel? Carburante solo per ricchi, con l'auto elettrica rischiamo nuova Cuba'
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Non è affatto contento della decisione dell'Europa sui motori e-fuel ed elettrici dal 2035, il numero uno di Iveco, Gerrit Marx. Uscendo allo scoperto nelle scorse ore il noto manager tedesco ha criticato la scelta dell'Ue, smontandola punto su punto.

Le critiche maggiori sono state rivolte agli e-fuel, che lo stesso Marx definisce “lo champagne della propulsione”. Il prezzo del carburante elettrico non è ancora chiaro ma secondo Ford un litro di e-fuel dovrebbe costare attorno ai 5 euro, e sono molti concordi su questa idea: “Se hai una Ferrari o se guidi la tua Porsche ogni fine settimana – aggiunge Marx - non ti importa se un litro di benzina ti costa 5 euro o 8 euro al litro, sicuramente questo non è l’ideale carburante per il futuro".

Non solo i costi elevati, ma con gli e-fuel si rischia di far arricchire ulteriormente i Paesi che già detengono il monopolio del petrolio: "Indovina chi vuole diventare il produttore numero uno di e-fuel? L'Arabia Saudita. Stiamo solo sostituendo una fonte con l'altra, ma che proviene dalla stessa regione”.

Per Marx c'è stata una chiara confusione a Bruxelles per via delle troppe teste decisionali: “L'Euro 7 è definito dal commissario per l'Industria, il francese Thierry Breton. Gli obiettivi di CO2 sono definiti dal Commissario per il Clima, l'olandese Frans Timmermans. Le questioni legate ai veicoli commerciali, sono definiti dal commissario per i Trasporti, la romena Adina-Ioana Vâlean. Quindi tre commissari, tre partiti politici diversi, tre carriere diverse, tre Paesi differenti e tre ambizioni diverse".

Critiche anche rivolte agli standard Euro 7: “La decisione di istituire lo standard Euro 7 per i veicoli commerciali leggeri e i camion è stupida. Perché sono tempi impossibili e in contraddizione con la scelta di puntare sull’elettrico. Questo è il risultato di una politica europea nelle mani di persone che non conoscono l’automotive. Ci possono chiedere di investire con l’Euro 7 sulla riduzione delle emissioni dei motori termici. O, in alternativa, di investire sui motori elettrici. Ma non di investire contemporaneamente su ambedue le strade nei prossimi dieci anni. Chi ha deciso il nuovo regolamento Euro 7 ha fatto semplicemente un gruppo di lavoro con gli esperti del settore, che sono anche i fornitori delle aziende e hanno tutto l’interesse a rendere lo standard difficile da raggiungere. Creano il lavoro per sé stessi”.

Gerrit Marx storce il naso anche parlando dell'elettrico: “L’elettrico va bene per alcuni veicoli ma non per tutti. L’utilitaria elettrica ha dei costi insostenibili, è un’auto per ricchi. L’idea di abolire totalmente i motori termici è una scelta che rischia di trasformare l’Europa in una grande Cuba. Perché la nostra filiera dei motori termici chiuderà i battenti. E chi non passerà all’auto elettrica dovrà andare a recuperare le parti di ricambio dalle vecchie auto. Come a Cuba”.

Infine, tornando sul caos in seno all'Ue, il CEO di Iveco conclude: “E a questo si aggiungono le ambizioni personali di chi decide – conclude Marx – C’è il politico a fine carriera che vuole portare a termine il pestaggio dell’industria automobilistica perché questo è stato l’obiettivo della sua carriera. Ci sono i politici che non hanno mai guidato un camion ma ti spiegano come devono essere massa, dimensioni, lunghezza. I Verdi europei pensano poi che questo sia il modo per far pagare all’auto lo scandalo Dieselgate“. Secondo Marx le cose potrebbero cambiare dopo le nuove elezioni del Parlamento europeo in programma nel 2024.