IONITY aumenta i prezzi dal 31 gennaio: ai Supercharger Tesla si spende il 62% in meno

IONITY aumenta i prezzi dal 31 gennaio: ai Supercharger Tesla si spende il 62% in meno
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Vendere auto elettriche significa anche doverle ricaricare. Se l'80% dei clienti preferisce in ogni caso la ricarica casalinga, le colonnine pubbliche Fast Charge restano a oggi la soluzione più veloce sul mercato, nonché l'unica nel caso di lunghi viaggi. A tal proposito la rete IONITY ha modificato i suoi prezzi di ricarica.

La società, sviluppata anche grazie agli investimenti del Gruppo Volkswagen, BMW, Daimler e Ford per rispondere ai Supercharger di Tesla, farà entrare in vigore il nuovo listino a partire dal 31 gennaio 2020. Su tutta la rete d'Europa si parla di 0,79 centesimi di euro per ogni kWh, una stangata in piena regola che si traduce in un conto da 39,50 euro per la singola ricarica di una batteria da 50 kWh (considerando un ipotetico 0-100% ovviamente).

Addirittura con le auto premium che hanno una batteria da 100 kWh si spende 79 euro secchi (o quasi, con batterie attorno ai 90 kWh). Con una piccola citycar con batteria da 35 kWh circa si spende poco meno di 30 euro per ogni "pieno" di energia. La concorrenza con i Supercharger di Tesla dunque è solo sulla carta, perché la società californiana offre la sua energia a 0,30 centesimi/kWh, il che - secondo i calcoli della compagnia - significa spendere 72 euro per percorrere 1.500 km con una Tesla Model 3.

L'incubo di molti utenti, che si aspettano di vedere il costo di 1 kWh avvicinarsi pericolosamente a quello di 1 litro di benzina, si sta pericolosamente avvicinando?