Incidente mortale sulla Model S, Tesla ammette: una feature di Autopilot era attiva

Incidente mortale sulla Model S, Tesla ammette: una feature di Autopilot era attiva
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Lo scorso 19 aprile vi abbiamo raccontato di un misterioso incidente che ha visto purtroppo la morte di due uomini a bordo di una Tesla Model S, con nessuno due due alla guida del mezzo. Ora abbiamo un nuovo dettaglio.

Ecco in breve cos’è successo: due uomini sono stati trovati carbonizzati all’interno di una Tesla Model S schiantatasi contro degli alberi. Nessuno dei due però è stato trovato sul sedile del conducente, i dati del veicolo hanno però confermato come Autopilot non fosse attivo al momento dell’incidente - disinnescando di fatto le polemiche sorte poche ore dopo la diffusione della notizia.

Anche la sterzata automatica non risultava attiva, anche perché - come ha ricordato Elon Musk - sulla strada dell’incidente non vi era segnaletica orizzontale, dunque il sistema non avrebbe funzionato in ogni caso. Ora però arriva un nuovo dettaglio: Tesla ha ammesso che una feature di Autopilot era effettivamente in funzione. Parliamo del Cruise Control Adattivo, che però avrebbe accelerato solo fino a 48 km/h prima che la macchina si schiantasse (mentre la polizia ha parlato di “alta velocità”).

Si tratta però di una feature che si attiva solo con la cintura di sicurezza inserita (e in questo caso erano tutte slacciate) e quando la velocità è al di sopra degli 8 km/h, dunque secondo Tesla il sistema si sarebbe staccato una volta disinserita la cintura, fermando completamente il veicolo. Si infittisce dunque il mistero, mentre le indagini continuano: al momento l’ipotesi più accreditata è che uno degli occupanti sia balzato dal posto di guida ingannando in qualche modo i sistemi di sicurezza, cosa comunque possibile come più volte hanno dimostrato gli youtuber sul web - e di recente anche Consumer Reports.