Immatricolazioni auto ancora giù in Italia: l'effetto degli incentivi è quasi nullo

Immatricolazioni auto ancora giù in Italia: l'effetto degli incentivi è quasi nullo
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Dopo il calo a doppia cifra di Giugno nelle immatricolazioni in Italia, il mercato delle auto nel Bel Paese continua ad essere in territorio negativo, ma frena le perdite. Secondo gli ultimi studi, infatti, a Luglio 2022 il settore registra un -0,8%.

Degni di nota sono i dati dei primi sette mesi dell’anno, quando le immatricolazioni complessive sono state 783.856, in calo del 20,3% dal 2021 e del 35,8% dal 2019. Complessivamente, sono state vendute 440mila automobili in meno.

Il Centro Studi Promotor spiega che “la situazione per il mercato delle auto e molto grave” ed evidenzia come l’effetto degli incentivi sia quasi nullo. Paolo Scudieri, presidente del’Anfia, osserva che “sarebbe opportuno estendere le misure di incentivazione anche alle partite Iva e al noleggio, che permetterebbero di dare un importante contributo alla diffusione della mobilità elettrica”. Di diverso avviso i consumatori, secondo cui "i tempi di attesa per la consegna si sono molto dilatati e i prezzi effettivi praticati dai concessionari sono aumentati perché si sono decisamente ridimensionati gli sconti che in tempi normali potevano arrivare fino ad un 10% sul listino".

Ma quali sono le ragioni? Per Promotor pesano, oltre alla pandemia, l’andamento della guerra in Ucraina e le sanzioni nei confronti della Russia, oltre che la crisi dei microchip e l’inflazione.

Stellantis ha registrato 38.387 immatricolazioni a Luglio, il 3,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2021.Alfa Romeo registra un +53,6%.