Il capo della ricerca di BMW considera irrazionale la corsa all'elettrico

Il capo della ricerca di BMW considera irrazionale la corsa all'elettrico
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Nelle ultime settimane, a leggere le notizie delle riviste specializzate, sembra che sia iniziata una corsa affannata all'elettrico. Una corsa secondo il patron del reparto sviluppo e ricerca di BMW quantomai "scriteriata e irrazionale".

Parole importanti, che arrivano in un momento molto delicato, nel quale svariati produttori (soprattutto europei) hanno già deciso di abbandonare i motori tradizionali nel giro di 5-10 anni, investendo interamente in propulsori elettrici. Ci si sta muovendo anche dal fronte delle infrastrutture, con l'arrivo di migliaia di colonnine fast charge in tutta Europa, Italia compresa.

Secondo i primi report, i marchi più attivi della sfida elettrica mirano a vendere fino al 50% di auto elettriche e ibride nel giro di pochi anni, secondo Klaus Frohlich però si tratta di proiezioni alquanto "folli, irreali". Lo ha detto ai colleghi di GoAuto, aggiungendo: "Sarebbe davvero un risultato eccezionale se le vendite ibride ed elettriche del gruppo BMW raggiungessero il 30% del totale da qui al 2030, ma sono molto ottimista nel dirlo. I grandi marchi stanno sottovalutando la cosa, non possono trasformare tutto il mercato in elettrico, tutti insieme".

Frohlich è un grande sostenitore del diesel, una tecnologia che ha "ancora molto da dare al settore", inoltre è sicuro che nel 2030 l'85% dei veicoli BMW avrà ancora un motore tradizionale, magari solo affiancato da un propulsore elettrico. Una voce decisamente fuori dal coro, che paradossalmente sembra anche fuori dal tempo, proprio quando le vendite elettriche del Gruppo BMW hanno fatto registrare un +35% in un anno. Chi avrà ragione?