Horacio Pagani è sicuro:'per produrre le nostre auto dobbiamo stare insieme'

Horacio Pagani è sicuro:'per produrre le nostre auto dobbiamo stare insieme'
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Il Coronavirus ha colpito in modo pesante l'industria automobilistica. Alcune case hanno subito in maniera clamorosa le misure restrittive perdendo gran parte della produttività a causa di una sfortunata localizzazione degli stabilimenti, oltretutto in un momento delicato per via degli investimenti sull'elettrificazione

E' esplosa sui social poi la diatriba tra il CEO di Tesla, Elon Musk, e il governatore di una Contea della California. Musk voleva a tutti i costi riavviare la produzione,minacciando persino di portar via la sua fabbrica dallo Stato del Pacifico. Infine ha optato per misure drastiche, riaprendo lo stabilimento e prendendosi ogni responsabilità dell'azione:"Se qualcuno dev'essere arrestato, arrestate me soltanto."

Insomma la situazione è alquanto dura per tutti, e non fa eccezione neanche Pagani. La casa automobilistica italiana ha, alcune settimane fa, mostrato tutte le novità che non ha potuto far vedere a causa della pandemia di Covid-19, ma anche lei è stata tirata dentro agli stop produttivi. Al recentissimo convegno inaugurale del Motor Valley Fest Digital, evento completamente digitale, Horacio Pagani ha espresso la sua opinione riguardo la situazione attuale e lo stile creativo della compagnia:"Una delle sfide è tenere vivi e alti la creatività e l'entusiasmo di chi lavora intorno a noi. Quello che ci deve essere, da parte nostra, è la conoscenza dei nostri colleghi per tenere alto lo spirito del team e continuare a fare un bel prodotto. Ora c'è paura, stiamo lontani, lavoriamo da casa, ma per produrre le auto che nascono qui c'è bisogno di stare insieme."

Il fondatore di Pagani è stato piuttosto chiaro sul fatto che, in una piccola ma specializzata società come la sua, la mente del team è un punto cardine. Infatti poco dopo ha proseguito così:"Il valore aggiunto è l'attività manuale che nasce dell'impegno delle persone: quello che monta il motore, quello che sistema la carrozzeria, quello che carteggia."

Nel frattempo anche Ferrari prova a ripartire, e lo fa ricominciando immediatamente i test sui suoi prototipi in fase terminale dello sviluppo. Pochi giorni fa sono stata infatti avvistate due Ferrari ibride: la prima è una 488 probabilmente dotata di V6 bi-turbo, mentre la seconda è una SF90 Stradale decappottabile. La casa di Maranello però non vuole ancora abbracciare le propulsioni completamente elettriche, in quanto:"la tecnologia attuale delle batterie non è ancora matura per le nostre necessità."