Honda controcorrente: 'Motori endotermici proseguiranno oltre il 2040'

Honda controcorrente: 'Motori endotermici proseguiranno oltre il 2040'
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La visione del futuro di Honda appare in netto contrasto rispetto a quella di molte altre case automobilistiche e lo si capisce chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dall'amministratore delegato dell'azienda, Toshihiro Mibe.

Volgendo lo sguardo al futuro e parlando dei motori termici, il manager nipponico si è detto convinto che le auto endotermiche potrebbero rimanere sul mercato "fino al 2040 e oltre", e tutto questo grazie agli e-fuel.

Una visione che recentemente è stata esternata anche dalla Germania, convinta che con gli e-fuel si possa superare il ban del 2035, e che in contemporanea viene 'sponsorizzata' anche dal governo italiano, che ieri ha ottenuto, grazie alla collaborazione proprio dei tedeschi, il rinvio al voto sullo stop alle nuove auto inquinanti 2035.

Attenzione, Honda non intende abbandonare l'elettrico, ma semplicemente si dice convinta che per arrivare alla carbon neutrality ci possano essere altre strade percorribili. "Lavoro nello sviluppo motori da oltre 30 anni – ha detto ancora Mibe - e quindi ritengo questa accelerazione un po' minacciosa, ma nel mio ruolo devo separare i sentimenti da ciò che è meglio per il business".

Honda ha avviato di recente una strategia per separare le attività per le auto tradizionali da quelle per le elettriche e le batterie, ed inoltre, ha effettuato un investimento per realizzare un sistema di infrastrutture di ricarica molto simile a quello utilizzato da Tesla, considerata l'azienda leader del settore.

"La rete non è arrivata al punto in cui deve essere per servire adeguatamente i nostri clienti", ha aggiunto ancora l'ad di Honda, sottolineando come l'azienda stia conducendo vari studi di fattibilità su ogni tipo di motore. "Mentre ci muoviamo verso la carbon neutrality – ha spiegato chiosando - ci concentriamo sull'elettrificazione e sulle fuel-cell: sono queste due le componenti fondamentali della mobilità di domani".