Haro: 'Odiano Marquez per fedeltà a Valentino Rossi!'. La faida fra i due nemici continua

Haro: 'Odiano Marquez per fedeltà a Valentino Rossi!'. La faida fra i due nemici continua
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Non si placa la faida fra Valentino Rossi e Marc Marquez. Nonostante il Dottore abbia appeso i guanti al chiodo da tempo, il nervo è ancora letteralmente scoperto, e lo aveva anche fatto chiaramente capire poche settimane fa lo stesso Valentino Rossi, dicendo: “Marquez 2015? Non l'ho ancora superata”.

Parole eloquenti che riecheggiano oggi forti a seguito delle dichiarazioni di Oscar Haro, ex uomo di punta di LCR Honda e manager del team di Lucio Cecchinello. Ormai ci ha abituato a dichiarazioni di fuoco dopo ogni gran premio e la tradizione è proseguita anche a seguito del Gp di Le Mans che si è corso nello scorso weekend e che ha visto la vittoria di Bezzecchi del Team Mooney VR 46.

Commentando il sorpasso del pilota italiano su Marc Marquez, ha riattualizzato le ruggini di 8 anni fa spiegando: “I piloti del Team Mooney VR46 odiano Marc Marquez per fedeltà a Valentino Rossi e quindi quando hanno a che fare con lui sono più aggressivi”. Si potrebbe dire quasi di padre in figlio, con il centauro di Tavullia che avrebbe “tramandato” ai suoi eredi l'astio verso lo spagnolo della Honda.

Haro pensa che l'atteggiamento migliore per affrontare Marquez, da molti ritenuto ancora il più forte sulla piazza, sia quello tenuto da Jorge Martin:Martin ha detto di aver imparato molto nei giri in cui ha combattuto con Marc. Perché lui è ancora il più forte e ha una voglia e una fame pazzesche. Sono stato con lui prima che partisse per Le Mans e è incredibile lo spirito che ha, sembra un sedicenne nel CIV. La verità è che l’anti Ducati è lui, non lo è l’Aprilia, non lo è la KTM. Solo Marc Marquez può mettere paura alle Ducati e questo a Borgo Panigale lo sanno benissimo. E lo sanno anche in Honda, visto che ha letteralmente umiliato gli altri che guidano la sua moto”.

Il manager di Cecchinello è durissimo anche nei confronti del pilota di punta Ducati, Pecco Bagnaia, campione del mondo 2022: “Bagnaia ha detto che le moto ufficiali dovrebbero andare più forte di quelle satellite (in realtà le parole di Pecco sono state male interpretate ndr) allora stendiamogli un tappeto e diamogli un altro mondiale. Questo, senza Marc Marquez, è sembrato fino a ora un campionato per ragazzi”.

Chiusura dedicata ad Aleix Espargarò che si è lamentato per l'atteggiamento aggressivo di Marquez, e anche in questo caso sono fucilate: “Io resto convinto che si debba correre come ha fatto Marc Marquez e che, come ha detto lui, è meglio finire a terra piuttosto che decimo. Quando anche Aleix Espargarò riuscirà a fare quello che fa Marc Marquez e a vincere otto titoli come Marc allora la gente avrà rispetto per lui e si ricorderà di lui”.