La Guardia di Finanza indaga sul caro benzina: obiettivo è evitare la speculazione

La Guardia di Finanza indaga sul caro benzina: obiettivo è evitare la speculazione
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La nuova corsa dei prezzi dei carburanti è il tema di questo inizio 2023 e sarà anche sulla scrivania del Governo Meloni. Nel frattempo però le associazioni dei consumatori si sono mosse ed anche le procure stanno indagando per fermare quella che il Ministro Pichetto Fratin ha definito “una speculazione”.

Il Codacons ha presentato denunce presso 104 procure italiane, ma a muoversi è stata la Procura di Roma che sta indagando per fare lumi sulle eventuali speculazioni. Anche la Guardia di Finanza ha dato il via ad una serie di controlli presso i distributori per evitare che questi ne approfittino.

Secondo quanto riportato dall’ANSA, al fine di evitare eventuali fenomeni speculativi su strade ed autostrade (dove il diesel viaggia spedito verso i 2,50 Euro al litro), dal MEF hanno confermato che il titolare di via XX Settembre Giancarlo Giorgetti avrebbe dato mandato già lo scorso dicembre alle Fiamme Gialle di monitorare la situazione e nella settimana che si è aperta dovrebbero arrivare i primi risultati di questi controlli.

Dal Governo non sono arrivate indicazioni su eventuali nuove misure, ma il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha osservato che “sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’è della speculazione in corso sui prezzi della benzina ed è bene che la Finanza faccia dei controlli, non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,7 euro e altri a 2,4. Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo”.