Godbye Ibrahimovic, le supercar dello svedese: in garage ha una concessionaria Ferrari

Godbye Ibrahimovic, le supercar dello svedese: in garage ha una concessionaria Ferrari
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Zlatan Ibrahimovic ha detto addio al calcio giocato domenica sera. In lacrime, in un San Siro gremito per l'occasione, il bomber del Milan ha salutato tutti dopo una lunga carriera, omaggiato dalla Curva Sud con il gioco di parole 'Godbye Ibra'.

Come molti di voi sapranno, il centravanti svedese è un grandissimo appassionato di auto ed è in possesso (o ha posseduto), delle vere e proprie hypercar, a cominciare dal suo ultimo regalo, una Ferrari Daytona SP3.

Si tratta di un fulmine a 4 ruote, in grado di superare i 340 km/h e di scattare da 0 a 100 in soli 2,85 secondi: per portarsela a casa servono due milioni di euro.

Altra rarissima Rossa posseduta da Ibra è la Ferrari Monza SP2 da 1,6 milioni di euro che il rossonero si è assicurato nel 2019 per i suoi 38 anni. La vettura è costruita solamente in 499 esemplari, vanta un V12 da 890 cavalli e raggiunge i 200 km/h in soli 8 secondi: un'auto perfetta per Ibra.

Tante le Rosse che sono transitate da casa del bomber svedese, come la sua primissima Ferrari, una F450 Spider, passando per la Enzo, Ferrari che Alonso ha messo all'asta di recente. Nella sua carriera il calciatore ha guidato anche un'Audi RS6 Avanti, vettura must per ogni giocatore che si rispetti, quindi una spettacolare Maserati GranTurismo MC Stradale, senza dimenticarsi delle numerose Porsche in possesso, come ad esempio la 918 Spyder e la 911 Targa 4S.

Ovviamente Ibrahimovic, da buon svedese e da testimonial del marchio, guida anche Volvo, a cominciare dalla C30 T5, la prima auto in suo possesso appena giunto in Italia. Infine va segnalata la passione del giocatore per le Harley Davidson, visto che l'attaccante ha posseduto un V-Rod, un Highster e l'iconico Fat Boy.

La particolarità di Ibra è che lo stesso utilizza le sue hypercar spesso e volentieri per le strade di tutti i giorni, non disdegnando quindi di guidarle in città, cosa che invece i collezionisti più puri di solito evitano per paura che qualche graffio possa rovinare le loro preziose creature meccaniche.