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PTSD Radio, il manga così inquietante da sconvolgere anche l'autore

A oggi, secondo i dati della Johns Hopkins University, i morti causati dal Coronavirus nel mondo sono ufficialmente 178.845, potrebbero però esserci un nemico ancor peggiore che dovremmo temere: l'inquinamento. Sono 4 milioni i morti causati dall'aria inquinata, come denuncia Mario Tozzi in un articolo odierno.
L'articolo, pubblicato su RadioRadio, è stato scritto in occasione della Giornata della Terra 2020, che ricade proprio oggi 22 aprile, un evento che spesso passa in sordina e non porta a nessun risultato concreto - come supportato dallo sfogo del geologo. Ovviamente da amanti delle automobili ci sentiamo chiamati indirettamente in causa, anche se nell'occhio del ciclone non ci sono solo i mezzi di trasporto.
Sappiamo infatti come buona parte dell'inquinamento globale arrivi da un certo tipo di industria, dagli allevamenti intensivi, dalle grandi navi che solcano i mari del pianeta, ma è chiaro come anche il settore automotive possa fare la sua parte in termini di salvaguardia futura. Secondo Tozzi alcune "scelte scellerate" compiute dall'uomo in termini di inquinamento e di mancato rispetto dei vari ecosistemi avrebbe causato tutte le recenti epidemie, la speranza (si chiude così l'articolo) è che si possa sfruttare questo periodo di lockdown mondiale per vivere in maniera diversa nel prossimo futuro, con un occhio di riguardo verso la natura che riflette il nostro benessere.
Dal punto di vista delle quattro e delle due ruote, i dati delle nostre più grandi città dimostrano come l'inquinamento sia diminuito clamorosamente in seguito al lockdown; questo significa che un'espansione della mobilità elettrica e della micromobilità (pensiamo alle biciclette e ai monopattini soprattutto) a zero emissione potrebbe mantenere l'aria pulita delle nostre metropoli anche dopo questo periodo di stop.
Lo stesso comune di Roma sta pensando di promuovere gli spostamenti in bici o in monopattino, così da evitare folle sui mezzi pubblici e salvaguardare l'aria. Certo i veicoli elettrici sono solo la punta dell'iceberg, è necessario rendere green tutta la filiera produttiva di auto, moto e monopattini, così com'è fondamentale utilizzare energia pulita per la ricarica. Di lavoro da fare ce n'è ancora tanto, come dice Tozzi "cerchiamo di non sprecare anche questa occasione".
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