Il giallo dei ventilatori polmonari di Tesla: non li ha nessun ospedale - Aggiornata

Il giallo dei ventilatori polmonari di Tesla: non li ha nessun ospedale
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Tesla ha convertito alcune dei suoi stabilimenti alla produzione di dei ventilatori polmonari realizzati usando niente poco di meno che le parti delle auto elettriche dell'azienda. Recentemente il Governatore della California ha ringraziato Elon Musk per una donazione da ben 1.000 ventilatori. Il problema è che sembra che nessun ospedale li abbia.

In linea di massima, il fatto che Elon Musk abbia donato ben 1.000 ventilatori alla California dovrebbe essere un'ottima notizia: lo Stato americano, in piena emergenza, denuncia da tempo l'insufficienza delle risorse a sua disposizione. Proprio come buona parte del resto del mondo, la California non riesce a trovare ventilatori polmonari a sufficienza per garantire le cure ai casi più gravi di covid-19.

Insomma, una notizia provvidenziale. Peccato che sia nato un piccolo giallo: dove sono i ventilatori di Tesla? A quanto pare, così riporta sia la stampa locale che The Drive, non li ha nessun ospedale dello Stato.

A questo si aggiunge un altro mistero: stiamo parlando dei ventilatori prodotti usando i componenti delle auto Tesla? Il Sacramento Bee sostiene che l'azienda alla fine abbia deciso di donare equipaggiamento prodotto in Cina.

Ovviamente l'importante è che i ventilatori arrivino, che poi siano made in China o made by Tesla poco importa. Ma intanto qualcuno malignamente inizia a sostenere che l'azienda abbia voluto usare l'emergenza per farsi pubblicità con una mossa —quella di creare un nuovo design di ventilatore da zero— giudicata in partenza risibile e infattibile. Non in tempi utili, quantomeno.

Insomma, è stato annunciato l'arrivo di 1.000 ventilatori ma non se ne vede l'ombra. Dovevano essere made by Tesla e invece sembrano essere comprati in Cina e, mossa quantomeno bizzarra, ribrandizzati Tesla una volta arrivati in America. A questo si aggiunge il loro costo: 800$ per unità, forse non proprio il meglio che i soldi possano comprare.

In tutto questo, l'azienda ha promesso aiuti anche ad altri Stati. Elon Musk ha annunciato l'intenzione di riaprire gli stabilimenti Tesla anche a New York, sempre per la produzione di equipaggiamento medico.

UPDATE: Elon Musk con una serie di tweet ha smentito la ricostruzione del Sacramento Bee. Il CEO di Tesla ha condiviso alcune comunicazioni avvenute tra Tesla e gli ospedali californiani che provano, al di là di ogni possibile dubbio, l'avvenuta donazione dei ventilatori polmonari. Sempre su Twitter Elon Musk si è rivolto anche al Governatore della California pregandolo di aiutarlo a risolvere la controversia.