Ghosn lavorava alla fusione tra Renault e Nissan prima del suo arresto

Ghosn lavorava alla fusione tra Renault e Nissan prima del suo arresto
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A distanza di pochi giorni, emergono online le prime informazioni relative alle attività di Carlos Ghosn nelle settimane precedenti all'arresto. L'ex numero uno dell'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi era al lavoro su di una possibile fusione.

Secondo quanto riporta oggi il Financial Times, infatti, Ghosn stava, da tempo, lavorando a una possibile fusione tra Renault e Nissan che, da anni, sono parte di un'alleanza molto solida che ha permesso alle due aziende, dopo l'acquisizione di Mitsubishi, di lottare per la leadership del mercato automotive internazionale.

L'ipotesi di fusione non sarebbe stata gradita all'interno di Nissan. I dirigenti del gruppo nipponico, infatti, hanno sempre osteggiato questa possibilità in quanto il rischio di trasformare Nissan in una sussidiaria di Renault sarebbe stato troppo elevato.

A livello aziendale, la struttura dell'alleanza tra Nissan e Renault è molto particolare. La casa francese, infatti, controlla il 45% di Nissan, mentre l'azienda nipponica controlla il 15% di Renault e il 34% di Mitsubishi. Renault, invece, non ha partecipazioni azionarie in Mitsubishi.

Secondo fonti vicine alle due aziende, Ghosn stava lavorando a un'ipotesi di fusione da completare nel giro di pochi mesi. È probabile, quindi, che il manager avesse già un piano ben definito e che l'unione tra le due aziende fosse ben più di un'idea - capace di trasformare l'attuale alleanza in una partnership indissolubile e a lungo termine, garantendo così maggiore stabilità al nuovo gruppo.

È importante sottolineare come Renault e Nissan abbiano reagito in modo all'arresto di Ghosn. La casa francese ha nominato dei sostituiti temporanei per il manager, mentre Nissan non ha alcuna intenzione di attendere un'effettiva incriminazione di Ghosn, già considerato fuori dall'azienda.

Ricordiamo che le autorità nipponiche hanno prolungato di 10 giorni il periodo di detenzione di Ghosn, che potrà arrivare sino a 21 giorni prima dell'effettiva incriminazione. L'intera vicenda avrà sicuramente nuovi sviluppi, date le poche luci e le troppe ombre emerse sino ad ora.