Frontaliere beccato al volante di auto con targa di Montecarlo: rischia 2500€ di multa

Multa di 500€, che rischia di salire a 2.500€. È questa la sanzione data ad un cittadino italiano, residente a Ventimiglia, per avere guidato una vettura con targa Monte Carlo, località dove è impiegato. Peraltro la macchina non era nemmeno sua, ma del suo datore di lavoro.

Il Governo Conte aveva dichiarato guerra al fenomeno dell'esterovestizione. Ogni anno migliaia di automobilisti furbetti guidavano in Italia auto con targa straniera, evadendo in questo modo il bollo, ma spesso anche le multe. Nel Decreto Sicurezza approvato lo scorso anno era stato inserito un articolo che mirava ad arginare definitivamente il problema. La norma, infatti, vieta "a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni di circolare sul territorio nazionale con veicoli a targa estera".

Sanzioni salata: multe da 712 a 2.848 euro, fermo del mezzo e obbligo di immatricolarlo in Italia entro 180 giorni.

Una disposizione radicale, che già all'epoca era stata oggetto di forti perplessità. Si temevano proprio episodi come questi: italiani multati per avere guidato l'auto di un amico straniero venuto in Italia, o del datore di lavoro, come in questo caso. Ma addirittura gli stranieri che risiedono da meno di 12 mesi in Italia, pur avendo fissato la residenza da soli due mesi qua, sono tecnicamente non in regola se guidano auto con targa del Paese di origini.

Ora i frontalieri impiegati nel Principato di Monaco denunciano anche una seconda ambiguità. I loro "colleghi" impiegati in Francia possono circolare liberamente, purché abbiano una delega firmata dal loro datore di lavoro, mentre questa possibilità non esiste per i Paesi extra-EU, tra cui proprio il Principato.

I frontalieri denunciano anche un vertiginoso aumento dei controlli, dopo un iniziale periodo di tolleranza. Ora, un emendamento che poteva smussare questo problema, rischia di non vedere mai la luce per colpa della crisi di Governo.