Frank Stephenson svela i segreti dietro allo sviluppo della leggendaria Maserati MC12

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Frank Stephenson è diventato ormai una presenza nota sulle nostre pagine. Le sue capacità comunicative e il suo talento assoluto in termini di progettazione di superar rendono ogni suo contenuto un piacere da guardare. In questa circostanza ci parla dello sviluppo della Maserati MC12, con segreti e retroscena del processo.

Frank ha infatti disegnato alcune delle auto più iconiche degli ultimi anni, come la Ferrari FXX e la McLaren P1, giusto per citarne un paio, e tra le tante anche la Maserati MC12, un progetto definito da lui stesso “speciale”, perché auto da corsa e auto stradale sono state sviluppate fianco a fianco nello stesso tempo.

Lo sviluppo infatti richiese soltanto 4 mesi, perché l’auto doveva essere pronta per correre il prima possibile. Per un auto stradale è tempo impensabile, specialmente al giorno d’oggi. Quando debuttò molti parlavano di una Ferrari Enzo modificata, ma non c’è niente di più sbagliato. L’auto condivide effettivamente il motore e il telaio con essa, ma lo stile e le dimensioni della MC12 parlano tutta un’altra lingua: più lunga, più sporgente, diversa negli interni e con il motore modificato.

E le sporgenze di questa Maserati furono un grosso problema, perché i primi 25 esemplari avevano una lunghezza totale di 5 metri e 15 centimetri, ma all’ultimo momento la FIA modificò il regolamento del Campionato FIA GT e limitò la lunghezza delle vetture a 5 metri. L’auto è stata quindi accorciata in fretta e furia andando ad accorciare e ridisegnare il muso, così da rientrare negli standard imposti dal regolamento.

Un altro interessante retroscena riguarda le prese d’aria sul cofano, un dettaglio curatissimo del design, che non ha una mera valenza estetica, ma si tratta di una soluzione ad un altro tipo di problema. Frank spiega che “Dovevamo creare una grossa apertura sul cofano, ma ci sono restrizioni su quanto possa essere grande questo foro. Ma nel caso della versione stradale, se questo foro fosse risultato abbastanza grosso da ospitare la testa di un bambino, allora doveva essere chiuso in qualche maniera”.

Di fronte a innumerevoli ostacoli, la Maserati MC12 prese vita, e ottenne un sacco di successi, vincendo 40 delle 94 gare a cui prese parte, portando a casa 6 campionati di squadra, 2 campionati costruttori e 6 campionati piloti. E questo spiega le cifre da capogiro richieste quando uno di questi modelli finisce all’asta.