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Scatta l'allarme in Formula 1, dopo un inizio di stagione 2023 in Bahrain e in Arabia che ha registrato un vistoso calo dei sorpassi rispetto a quanto accaduto nelle stesse due gare un anno fa. Gli appassionati si ricorderanno di duelli avvincenti nel 2022 sia a Jeddah quanto a Sakhir, e nulla di tutto ciò si è purtroppo visto nelle scorse settimane.
E' sempre difficile fare i confronti fra due annate differenti, tenendo conto che l'anno scorso Ferrari lottò per le prime posizioni a differenza invece di quanto accaduto quest'anno, ma è anche vero che i numeri sono eloquenti.
Nel dettaglio a Jeddah i sorpassi nel 2023 sono stati 33 contro i 38 dell'anno precedente, ma se prendiamo in considerazione che Verstappen da solo ha superato 12 vetture, partendo dalla 15esima posizione, è chiaro che il dato è di fatto “drogato”.
Il problema principale sembrerebbe risiedere nell'aerodinamica, con il regolamento del 2023 che ha obbligato le monoposto ad essere più alte di 15 millimetri rispetto al 2022, con lo scopo di eliminare il problema del porpoising.
Peccato però che gli ingegneri siano intervenuti sui fondi delle vetture causando, volente o nolente, dei problemi alle monoposto inseguitrici. Le auto emettono dell'aria sporca che rende quasi impossibile a chi vuole tentare il sorpasso, riuscire a sopraffare l'avversario che gli sta davanti, tra l'altro rendendo anche inutilizzabile il DRS.
"Potevo andare un po' più veloce – ha ammesso Leclerc a fine gara in Arabia - ma quando ero a meno di un secondo da Carlos sentivi la turbolenza della sua macchina”. Simile il commento di Max Verstappen: "A velocità elevate, si viene a creare una turbolenza che ha provocato un vortice”, mentre Carlos Sainz ha aggiunto: "Avevo la sensazione che ci fosse aria più turbolenta sulla strada. Sembrava quasi di essere nelle vecchie auto".
Si tratta quindi di un ritorno al passato, quanto accadeva due anni fa, durante la stagione 2021, in cui l'aria “rovinata” pregiudicava i sorpassi dei piloti e quindi lo spettacolo in gara. La FIA, su richiesta della stessa Formula 1, starebbe valutando dei correttivi e non è da escludere che come palliativo si possano aumentare i settori in cui è possibile usare il DRS.
Sicuramente più importante sarebbe un intervento con nuove direttive tecniche che vada a colpire i fondi delle monoposto menzionati sopra, e che potrebbe andare tra l'altro a penalizzare Red Bull, auto fino ad ora dominante.
Vedremo se cambierà qualcosa già dalla prossima gara, che come da date del campionato di Formula 1 2023 si terrà in l'Australia, il prossimo 2 aprile. La speranza ovviamente è che da eventuali modifiche possa giovarne la Ferrari, fino ad oggi deludente in queste prime due uscite stagionali e con Leclerc protagonista di un gesto di rabbia verso i box, uno “Sveglia!” diretto a Xavi.
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