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Il Gp di Spagna ha mostrato ancora una volta i limiti evidenti della Ferrari SF-23. Nonostante le importanti novità portate a Barcellona, a cominciare dalle pance in stile Red Bull, il passo in avanti atteso non ci è stato.
Aumentano così le perplessità in merito al prosieguo del mondiale di Formula 1 2023 e sono molti convinti che Ferrari stia già pensando al 2024, conscia del fatto che quest'anno la monoposto non sarà mai all'altezza di Red Bull.
Tra l'altro in Catalogna anche Mercedes è stata per la prima volta nettamente superiore al Cavallino Rampante, così come evidenziato anche dall'ingegner Luigi Mazzola: “Hamilton nel finale ha sparato un 1’16″6 da brividi – le parole in un video pubblicato sulla sua pagina Instagram, che potete trovare più sotto – gli aggiornamenti funzionano, sente finalmente sua la macchina. Non è ancora al livello della Red Bull, ma inizia ad essere lì dietro. Anche Russell pur partendo dietro a Perez è arrivato terzo dimostrando di essere un pilota solido”.
Eloquenti invece le parole sulla SF-23: “Ragazzi ma l’avete vista la macchina? Leclerc dietro a Gasly non stava in strada, e nel finale con le gomme dure ho pure sentito dire che la prestazione c’è stata (riferendosi ad un Vasseur come sempre ottimista ndr), ma in riferimento a cosa che nello stesso momento Hamilton ha sparato un 16″6?".
Mazzola si dice giustamente preoccupato: "Vedo gli uomini confusi, Vasseur non sembra riuscire a dare la svolta a questa squadra per lo meno con quello che c’è adesso, poi se arriveranno nuovi tecnici e nuove cose vedremo in seguito. Non si può dire che la macchina ha potenziale. Viene esaltata la prestazione in qualifica, ma se poi fai una gara così come fai a dire che c’è potenziale. C’è qualche problema piuttosto. In qualifica si spinge un po’ di più sul motore, con la gomma soft si riesce a fare una buona prestazione, ma poi in gara con tutte e tre le mescole la prestazione non c’è stata”.
Secondo Mazzola anche Leclerc e Sainz non stanno facendo la differenza, ma a loro discolpa vi è ovviamente la giovane età: “Ho visto Leclerc abbastanza deluso – ha proseguito l'ingegnere – l’ha manifestato nelle interviste, la sua è una arrabbiatura gentile, si sta dimostrando un signore. Ho sentito dire che manca un pilota. Io l’ho visto quando è arrivato un Prost o uno Schumacher. Quando arriva un pilota a cui ‘non gliela racconti’ e soprattutto che sa cosa sta capitando, fa la differenza perché comincia a trascinare la squadra verso un obiettivo, la trascina nella giusta direzione. Sainz e Leclerc sono giovani, non hanno vinto, non hanno un blasone”.
Quindi l'ingegnere si domanda: “Provate a immaginare un Hamilton o un Verstappen in Ferrari che vedono questa situazione, cosa potrebbe succedere? Chiaramente non andrebbero più forte di Leclerc, ma a quel punto comincerebbero chiaramente a definire quello che ci sarebbe da cambiare, da migliorare, da fare. È un aspetto secondo me importante da considerare”.
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