FCA, Toyota, Hyundai e Kia abbandonano Trump sulla questione emissioni
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Da alcuni anni a questa parte le politiche statunitensi in merito alla regolamentazione sulle emissioni veicolari sono state assolutamente altalenanti, e pare che la situazione non accenni ad assestarsi.
Quando il presidente Obama era ancora in carica vennero applicate forti restrizioni alle emissioni derivanti dai tubi di scarico di veicoli, ma in pochi anni il suo successore, Donald Trump, modificò o cancellò gran parte di quanto fatto dal quarantaquattresimo presidente USA.
Sulle nostre pagine abbiamo più volte riportato delle decisioni di Trump nel merito, dei battibecchi fra gli stati e le autorità federali e dei contrasti fra politica e industria automobilistica. Da un lato molti produttori di auto si dissero in linea con delle politiche punitive verso un parco auto troppo inquinante, ma per altri le sanzioni erano troppo pesanti per consentire un passaggio "tranquillo" a soluzioni più ecologicamente sostenibili.
Toyota, Fiat Chrysler, Hyundai, Mitsubishi, Mazda e Subaru erano d'accordo con la decisione di ridimensionare queste penali, ma le elezioni presidenziali tenutesi lo scorso novembre hanno nuovamente sconvolto l'orizzonte futuro di molti brand.
Joe Biden, insediatosi pochissimi giorni fa, ha ribadito varie volte il suo impegno per la salvaguardia ambientale, e le contromisure alle decisioni di Trump non tarderanno ad arrivare (ecco un nostro speciale sull'argomento).
Dato l'ulteriore cambio di direzione, i brand automotive citati in precedenza hanno modificato la loro posizione:"in un segno di fede e di percorso costruttivo per il futuro" con il presidente Joe Biden, le compagnie hanno aggiunto di essersi allineate "con gli obiettivi annuali dell'amministrazione Biden nel merito dei miglioramenti nell'efficienza dei consumi."
Il percorso sembra essere diventato incontrovertibile, e la mobilità elettrica andrà sicuramente a sostituire quella tradizionale ad un ritmo molto elevato. Tra le altre cose Biden ha intenzione di dare una svolta al processo sostituendo 645.000 veicoli federali con altrettanti mezzi a batteria, e un team di esperti è già al lavoro con l'intento di mettere nero su bianco delle normative che facciano gli interessi delle future generazioni.
FONTE: carscoops
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