FCA si tira indietro, niente fusione con Renault: "Mancano condizioni politiche"

FCA si tira indietro, niente fusione con Renault: 'Mancano condizioni politiche'
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La fusione tra FCA e Renault non s'ha da fare. A svelarlo il gruppo torinese, che attraverso una nota diffusa dal consiglio d'amministrazione ha confermato di aver ritirato la proposta inviata al gruppo francese.

"Il Cda ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault" è l'esordio della nota, che conferma le indiscrezioni emerse nella giornata di ieri che parlavano di un possibile ritiro dell'affare. A seguito dell'annuncio il titolo FCA ha perso il 3,71% a Wall Street, un andamento prevedibile visto che gli investitori negli scorsi giorni avevano scommesso sull'affare.

"Fca continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo" spiega la nota, in cui FCA ed il presidente John Elkann esprimono profonda gratitudine al gruppo Renault, in particolare al presidente, al CEO ed agli Alliance Partners Nissan e Mitsubishi "per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA".

FCA che "continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia commerciale".

Il ministro dell'economia francese, Bruno le Maire che negli scorsi giorni aveva detto la sua, ha "preso atto" del ritiro dell'offerta ed ha assicurato che lo stato ha lavorato costruttivamente alla fusione. "Lo Stato, fin dalla presentazione dell'offerta, ha accolto favorevolmente il progetto e ha lavorato in modo costruttivo con tutte le parti interessate" ha affermato il Ministro, che ha anche svelato come fosse stato trovato un accordo su tre dei quattro temi principali.

Bloomberg ed il WSJ sostengono che la chiave di volta che ha fatto saltare il banco sarebbe stato il ritiro dell'appoggio alla fusione da parte dei due rappresentanti di Nissan nel CDA di Renault.