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Il nuovo regolamento Euro 7 che contiene misure per automobili, furgoni e mezzi pesanti (è la prima volta che si regolano tutti questi veicoli in un solo atto giuridico) ha ottenuto il via libera del Consiglio Competitività dell’Unione Europea.
Le misure mirano ad avere una regolamentazione aggiornata in materia di emissioni di inquinanti atmosferici provenienti dal trasporto stradale, il testo approvato però non è quello “duro” dei mesi scorsi (perché l’Euro 7 fa così paura?), contro il quale si è schierato fortemente l’industria automotive. Il Consiglio Competitività della UE ha fatto sapere che al testo è stato aggiunto “un equilibrio tra le norme atte a regolare le emissioni e gli investimenti necessari all’industria”, in modo che il passaggio alla nuova normativa sia più morbido per tutti.
Questa “pace” è arrivata perché il Consiglio ha riconosciuto come il settore automotive stia già vivendo un periodo di grandi trasformazioni, una regolamentazione eccessivamente stringente non avrebbe fatto altro che creare nuove difficoltà alle aziende. Difficoltà che poi quasi certamente sarebbero ricadute anche sui prezzi e dunque anche sul pubblico. L’Italia ha partecipato attivamente a ottenere le modifiche al testo, facendo parte del “fronte della responsabilità” sull’Euro 7. La proposta supportata dall’Italia è stata votata in larga maggioranza, contrari si sono dimostrati solo Germania, Austria, Lussemburgo e Danimarca. I Paesi Bassi invece si stono astenuti.
Secondo le dichiarazioni del Mimit, il nuovo testo rinvia di circa due anni i tempi di adozione della nuova normativa, dando così alle aziende tempo di respirare e di riorganizzarsi. I vincoli più restrittivi sono stati inoltre eliminati, i veicoli termici dovranno così sottostare più o meno alle medesime regole in vigore con l’Euro 6 in materia di emissioni.
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