Con l'Euro 7 si rischia una nuova stangata: 'Auto costeranno 2.000 euro in più'

Con l'Euro 7 si rischia una nuova stangata: 'Auto costeranno 2.000 euro in più'
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Acquistare in Italia un'auto nuova costa in media 26mila euro, ma tale cifra rischia di crescere ulteriormente nel caso in cui alla fine passasse la normativa Euro 7 sulle emissioni.

Otto Paesi stanno bloccando il piano Euro 7 ma nulla è da escludere, e la data dell'uno luglio 2025, quando dovrebbe appunto entrare in vigore il nuovo regolamento, è sempre più vicina.

Dopo che le case automobilistiche hanno alzato la voce, così come i governi di Italia, Bulgaria, Repubblica ceca, Francia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria, tocca ora ad ACEA, l’associazione dei costruttori europei presieduta dal milanese Luca de Meo, capo di Renault, mettersi di traverso.

Gli otto Stati sostengono che la normativa Euro 7 «non appare realistica e rischia di avere degli effetti negativi sugli investimenti nel settore già impegnato nella transizione verso l’elettrico», mentre ACEA sottolinea in particolare la questione costi e prezzi delle future auto Euro 7.

Attraverso lo studio di Frontier Economics, denominato «Regulatory costs of Euro 7 - Findings from an industry survey», emerge come i costi lieviterebbero di 2.000 euro per auto e furgoni, e 12.000 euro per camion e autobus diesel: «Queste cifre sono da 4 a 10 volte superiori alle stime della Commissione nella sua valutazione d’impatto dell’Euro 7 (180-450 euro per auto e furgoni e 2.800 euro per camion e autobus)», si legge sul dossier.

Le cifre sono riferite ai costi, di conseguenza è probabile che sul consumatore finale pesino ancora di più, con tutto ciò che ne consegue. «L’industria automobilistica europea è impegnata a ridurre ulteriormente le emissioni a beneficio del clima, dell’ambiente e della salute. Tuttavia, la proposta Euro 7 non è semplicemente il modo giusto per farlo, in quanto avrebbe un impatto ambientale estremamente basso a fronte di un costo estremamente elevato», aggiunge Sigrid de Vries, direttrice generale dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili.

«La transizione verso l’elettrificazione consentirà di ottenere maggiori benefici per l’ambiente e la salute, sostituendo al contempo i veicoli più anziani sulle strade dell’Ue con modelli Euro 6/VI altamente efficienti».

L'Euro 7 rischia di aumentare anche i consumi di carburante, i cosiddetti costi indiretti, che potrebbero crescere del 3,5%, pari a 20mila euro in più per camion a lungo raggio, e 650 per auto e furgoni: «Questi costi indiretti – aggiunge e conclude ACEA - ignorati nella valutazione d’impatto della Commissione, si sommano ai costi diretti. Essi andrebbero ad aggiungersi al costo totale del possesso di un veicolo, ponendo ulteriori pressioni finanziarie sui consumatori e sulle imprese in un periodo di alta inflazione e di aumento dei prezzi dell’energia». Seguiremo con attenzione come evolverà la vicenda.