Elon Musk di Tesla è ottimista:'probabilmente la crisi dei chip finirà l'anno prossimo'

Elon Musk di Tesla è ottimista:'probabilmente la crisi dei chip finirà l'anno prossimo'
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All'incirca da un anno a questa parte la crisi globale dei semiconduttori sta affossando la capacità produttiva di molti settori industriali nonché minando la capacità d'acquisto da parte dei consumatori, che si ritrovano davanti ad una offerta insufficiente e a prezzi in costante crescita.

Fino a pochi anni fa i processori erano richiesi soltanto in alcuni ambiti, come quello dell'informatica, quello dei videogiochi o quello degli smartphone. Nel 2021 però ogni tipo di dispositivo è diventato intelligente: si va dagli smartwatch ai televisori, dalla domotica agli elettrodomestici costantemente connessi. Ovviamente anche la mobilità si è mossa nella stessa direzione, per cui le autovetture più moderne richiedono decine di chip per poter gestire miriadi di avanzate funzionalità.

Insomma, varie concomitanze (compresa la pandemia di coronavirus) hanno portato ad un'estrema difficoltà nel soddisfare la domanda di oggetti provvisti di processori, e l'industria automotive ne ha sofferto in modo particolare. Toyota ad esempio ha tagliato momentaneamente il 40 percento della produzione globale di auto, ma quasi ogni produttore ha adottato misure simili. Di recente anche Tesla ha dovuto indirizzare verso il basso le aspettative di vendita annuali a causa di questi colli di bottiglia nelle forniture.

Il CEO del brand di Palo Alto, Elon Musk, alcune settimane fa aveva affermato che il problema andrà ad inficiare sulle prestazioni di vendita anche nel 2022, ma adesso è parso più ottimista:"sono in costruzione parecchi impianti per la fabbricazione di chip, e credo che avremo una buona capacità produttiva entro l'anno prossimo." In effetti il gigante dei processori che risponde al nome di TSMC ha palesato l'intenzione di espandere notevolmente la produzione da alcuni mesi andando anche a coprire in modo più geograficamente uniforme la localizzazione degli stabilimenti.

Da parte nostra non vediamo l'ora di poter toccare con mano gli effetti di questi sforzi, nella speranza che tutti potranno a breve acquistare la loro auto preferita ad un prezzo consono.