Elon Musk sugli scioperi Ford e GM: 'Accettare le richieste li porterà alla bancarotta'

Elon Musk sugli scioperi Ford e GM: 'Accettare le richieste li porterà alla bancarotta'
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Gli Stati Uniti stanno vivendo tempi alquanto tumultuosi: dopo gli scioperi che hanno colpito il settore dell’intrattenimento sono arrivati quelli dell’automotive, capaci di fermare colossi come Stellantis, GM e Ford. Ma cosa pensa Elon Musk, il patron di Tesla, della situazione?

Inutile girarci attorno, Elon Musk non adora particolarmente gli scioperi e su queste ultime iniziative sindacali si è lanciato in commenti a briglia sciolta sul suo social network preferito, X ovviamente. Questa volta però le idee del CEO potrebbero avere un fondamento. Ricordiamo che lo sciopero indetto dalla United Auto Workers (UAW) che ha colpito i cosiddetti Big Three di Detroit punta a ottenere un aumento dei salari del 40%, 4 giorni lavorativi a settimana, straordinari meglio retribuiti e benefits pensionistici. Gli accordi vorrebbero anche una protezione contro la chiusura delle fabbriche, poiché gli automaker potrebbero aprire nuove fabbriche per la costruzione di auto elettriche senza salvaguardare e preservare l’esistenza degli attuali stabilimenti dedicati ai veicoli termici.

Le auto elettriche sono più semplici da costruire rispetto alle vetture tradizionali, i lavoratori sono dunque preoccupati che questo, alla lunga, possa portare a una semplificazione delle linee produttive e alla perdita di ulteriori posti di lavoro - già fortemente ridotti negli ultimi decenni. Sicuramente le richieste della UAW non sono di poco conto e a riguardo Elon Musk ha un’idea chiara. Su X il top manager ha scritto: “Vogliono (i lavoratori, ndr) aumenti del 40% e 32 ore di lavoro settimanali. È il modo più veloce per portare GM, Ford e Chrysler sulla strada della bancarotta”. L’opinione di Musk incontra il favore di diversi specialisti, compreso Adam Jones della Morgan Stanley. Jones pensa che i Big Three (GM, Ford e Chrysler) potrebbero avere difficoltà a rendere profittevoli i loro EV anche qualora pareggiassero i conti con Tesla; appoggiando le richieste dei lavoratori la situazione sarebbe ancora peggiore.

Il mondo automotive sta investendo milioni di dollari per costruire auto elettriche che sono ancora molto costose e faticano a fare volume. Un aumento dei salari del 30-40% renderebbe questi veicoli ancora meno profittevoli, lo scenario potrebbe dunque diventare insostenibile per l’industria. I lavoratori chiedono più denaro e meno ore di lavoro, alle loro condizioni però si arriverebbe a una tale crisi che i loro stessi posti di lavoro potrebbero diventare a rischio. Vedremo se nelle prossime settimane si arriverà a un accordo...