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Elon Musk è ottimista sulla crisi dei semiconduttori ed elogia il nucleare:'è sicuro'
Chi segue il mondo automotive e l'industria tecnologica sa benissimo che da circa un anno è in corso una grave crisi globale dei semiconduttori. Il moltiplicarsi in modo esponenziale dei prodotti richiedenti un processore, la crisi pandemica e la domanda in grande crescita hanno portato ad una scarsità di chip senza precedenti.
Le autovetture più moderne richiedono una ventina di processori per poter gestire tutta l'elettronica, le funzionalità e i nuovi sistemi di infotainment, per cui i colli di bottiglia nelle forniture esistono e sono anche piuttosto impattanti. Toyota ad esempio ha dovuto abbassare del 40 percento la produzione globale di veicoli, Jeep ha messo in pausa il Gladiator e così via. Inizialmente sembrava che Tesla fosse quasi immune alla problematica, ma da qualche mese abbiamo scoperto che non è così.
A luglio infatti Elon Musk, CEO del brand, si era detto pessimista sui tempi di risoluzione della crisi, ma col tempo sembra che la situazione si sia evoluta in modo positivo:"Stanno venendo costruite molte fabbriche di produzione per i processori. Credo che otterremo una buona capacità di fornire chip entro il prossimo anno." Così Musk ha parlato durante una sessione condivisa con John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari, alla Italian Tech Week.
Riguardo invece la sostenibilità della produzione energetica, il boss di Tesla si è espresso in favore del nucleare per tenere basse le emissioni, e combattere quindi il cambiamento climatico supportando contemporaneamente la crescente richiesta energetica:"Sono sorpreso dal recente abbandono dell'energia nucleare da parte di alcuni Paesi, perché è sicuro." In effetti le centrali nucleari consentono di generare enormi quantità di energia senza emettere gas serra, e la paura attorno ad esse è quasi sempre irrazionale.
A ogni modo ci teniamo anche a riportare il ringraziamento di Musk a John Elkann per il grande supporto fornito tra il 2017 e il 2019 da Fiat Chrysler attraverso i suoi robot per la produzione di auto. All'epoca Tesla stava incontrando importanti difficoltà nella costruzione della Model 3:"è stato uno dei periodi più duri. John mi ha aiutato molto in quel frangente."
Adesso la compagnia di Palo Alto ha superato quel momento (stava per finire in bancarotta) ed è lanciatissima verso la commercializzazione del Cybertruck, del Semi e della Roadster. In cantiere c'è anche un'elettrica compatta ed economica, e qualcuno ha già provato ad immaginarne le forme.
FONTE: autoblog
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