Il DRS sbarca in MotoGP? KTM possibilista: 'Si potrebbe seguire la Formula 1'

Il DRS sbarca in MotoGP? KTM possibilista: 'Si potrebbe seguire la Formula 1'
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La MotoGP è stata protagonista di grandi cambiamenti negli ultimi tempi, e soprattutto a livello estetico le due ruote di oggi appaiono differenti in maniera significativa rispetto a quello di soltanto pochi anni fa.

Prendendo spunto dalla Formula 1, i bolidi delle MotoGP hanno introdotto un pacchetto aerodinamico che prevede alettoni e deflettori, per cercare di sfidare le leggi della fisica, e chissà che a breve non possa sbarcare nel circus delle due ruote anche il DRS.

Si tratta dell'acronimo di Drag Reduction System, "Sistema di riduzione della resistenza aerodinamica", che in Formula 1 è stato introdotto nel 2011 con l'obiettivo di ridurre la resistenza aerodinamica delle monoposto e favorire i sorpassi.

La soluzione non è “sicura al 100%”, e lo dimostra il fatto che nel 2023 i sorpassi in Formula 1 sono in forte calo, ma in ogni caso i vertici della MotoGP starebbero pensando di prenderla in prestito per alzare ulteriormente l'asticella.

A parlarne è stato Dan Marshall, ingegnere capo del team aerodinamico di KTM, che ha spiegato: "Volevano scommettere sull'aerodinamica quando hanno visto che è cresciuta cinque anni fa. Negli ultimi anni, migliorando la comprensione di una moto in un giro, invece di guardare solo alla velocità in rettilineo, che era ciò su cui si concentrava gran parte del lavoro sulle prestazioni aerodinamiche in passato. Così si applicano carichi aerodinamici in altri punti in modo che la moto sia più veloce in frenata, in curva o in accelerazione. Se si guarda all'evoluzione aerodinamica di una moto da corsa, non è successo nulla di importante dal 1960 alla fine del millennio. Altri marchi hanno messo le pinne sulle moto e le hanno semplicemente avvitate, ora capiamo come tutto interagisce".

Il team austriaco ha sorpreso tutti a Jerez con l'alettone posteriore sulla moto di Pedrosa, frutto dell'ingresso in scuderia proprio di Marshall, che viene dalla Force India. "Molte persone hanno un attaccamento molto emotivo a una moto e al suo aspetto – ha aggiunto l'ingegnere soffermandosi sull'aspetto estetico delle motociclette - quando applichi le appendici lo rovini, e in KTM ci sforziamo un po' di più rispetto ad altri concorrenti quando si tratta di estetica. Una delle cose positive del lavoro in KTM è che la maggior parte delle persone sembra essere fan delle moto e questo dà quel pizzico di comprensione in più che può aiutare sul lavoro. Non tutti sono così, e non devi esserlo, ma aiuta a livello di base. In futuro c’è una tendenza a sorpassare meno e penso che questo sia in parte dovuto all'aerodinamica più pesante della moto e al fatto che è più difficile uscire dalla scia e completare i sorpassi. Come si può vietare qualcosa che è di natura aerodinamica, come una moto da corsa che spinge l'aria? Potrebbero seguire la strada della Formula 1 e consentire una sorta di aerodinamica attiva come il sistema DRS".

In ogni caso Marshall non sembra il primo fan del DRS applicato alle MotoGP: “Manipolano le corse. Un modo per andare avanti potrebbe essere quello di lasciare un po' di spazio alla creatività aerodinamica e alla libertà, ma senza la massa di scia e turbolenza che era il problema anni fa con le ali originali".

In attesa di info più certe sull'argomento, Marquez starebbe pensando di lasciare Honda e la scuderia nipponica potrebbe clamorosamente dire addio alla MotoGP.