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Arriva la condanna per omofobia e razzismo nei confronti di Nelson Piquet, ex pilota di Formula 1, dopo delle frasi choc su Lewis Hamilton. In occasione di un'intervista del 2021 al canale YouTube il brasiliano diede del “neg*etto” al britannico.
La condanna è giunta nella giornata di ieri da parte del ventesimo Tribunale civile di Brasilia, dopo una causa intentata da quattro associazioni pro LGBT+. L'ex di Brabham e Williams dovrà pagare una multa da ben 5 milioni di reais brasiliani, pari a circa 800.000 euro, somma importante ma comunque inferiore rispetto a quanto chiedeva l'accusa.
Come detto sopra, il fattaccio è stato commesso nel 2021, precisamente durante il mese di novembre di due anni fa, quando Piquet accusò Hamilton dell'incidente con Max Verstappen al Gp di Gran Bretagna: "Il n***etto ha posizionato la macchina in modo che Verstappen non potesse sterzare – disse all'epoca Piquet - il n***etto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due. È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ha agito in modo sporco".
Piquet, sempre in occasione di quell'intervista, aggiunse, rincarando la dose: “Keke Rosberg? Era uno stron*o, non valeva niente, come suo figlio Nico, che ha vinto a sua volta un campionato nel 2016, ma il ‘n***etto deve aver dato un po’ troppo il *ulo in quel periodo e non ha guidato bene".
Dichiarazioni che divennero virali solo a giugno 2022, e a quel punto scattò l'indignazione popolare e la decisione di denunciare l'ex pilota di Formula 1. La magistratura, da luglio 2022, ha iniziato ad indagare arrivando fino alla sentenza delle scorse ore.
Il giudice Pedro Matos de Arrud, colui che ha stabilito la colpevolezza di Piquet, ha spiegato che la pena è stata comminata “per apprezzare la funzione riparatoria della responsabilità civile, ma anche quella punitiva. Con la speranza che la società possa un giorno essere libera dagli atti perniciosi che sono il razzismo e l'omofobia”.
Marlon Reis, avvocato che rappresentava le quattro associazioni per i diritti umani, ha aggiunto: “Nelson Piquet non ha offeso solo Lewis Hamilton, ma la coscienza dell’intero popolo brasiliano impegnato in una lotta permanente per l’affermazione dell’uguaglianza come regola fondamentale della convivenza. Dovrebbe sfruttare la sua visibilità di grande campione per promuovere valori positivi, non per stimolare il disprezzo e l’odio. Si tratta di un’azione senza precedenti in cui è stato dimostrato che il razzismo praticato contro una persona non riflette solo un danno di natura individuale, ma un attacco alla coscienza dell’intera collettività, aggravato dall’immagine pubblica del condannato".
Si tratta di una vittoria ovviamente anche per il pilota britannico, da sempre in prima fila a fianco delle minoranze. Proprio per questo nelle scorse settimane Hamilton aveva criticato la Legge Bavaglio FIA: “Niente mi impedirà di parlare”. Legge Bavaglio che non piace nemmeno a Bottas: “Vogliono impedirci di parlare”.
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