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Con l’avvento delle vetture elettriche e con la loro sempre più ampia diffusione spesso abbiamo sentito parlare del rapporto che intercorre tra design estetico ed efficienza, che sulle auto EV diventa un rapporto fondamentale. Ebbene, anche il CEO di Polestar è stato interrogato sull’argomento, e a suo parere l’efficienza viene dopo.
Nell’ultimo periodo molte case hanno sacrificato il design - e talvolta i loro stessi stilemi - sull’altare dell’efficienza per riuscire a migliorare i numeri che fanno seguito alla voce autonomia. In certi casi però, i benefici sul range hanno fatto i conti con un accoglienza fredda da parte del pubblico, e se il cliente non è attirato, il cliente non acquista.
Thomas Ingenlath, CEO di Polestar, è stato intervistato sull’argomento dal magazine britannico Autocar, e ai suoi microfoni ha spiegato che l’efficienza è certamente importante, ma il carattere e la brand identity di un marchio lo è molto di più: “Se me lo chiedi personalmente, in Polestar, farei sicuramente a meno di una certa percentuale di efficienza, per dare più qualità al carattere dell'auto. Ovviamente, deve essere un importo ragionevole. Penso che anche i nostri clienti lo apprezzerebbero”.
L’esempio di tale linea di pensiero si mostra sulla recente Polestar 4 che fa a meno del lunotto posteriore e utilizza una telecamera per mostrare ciò che accade sul retro: una scelta che non solo aumenta la sicurezza, secondo il marchio svedese, ma inoltre dona all’auto una sua personalità, un elemento non convenzionale che fa parlare di sé e aiuta a dare un certo look alla vettura.
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