Derapa con la sua Ford Mustang e incendia un Tesla Supercharger

Derapa con la sua Ford Mustang e incendia un Tesla Supercharger
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Di recente ben due Tesla Supercharger sono andati a fuoco negli Stati Uniti e molti hanno subito dato la colpa alla società di Elon Musk, ma come sono andate davvero le cose?

Il primo caso, avvenuto a novembre in New Jersey, ha visto subito Tesla nell’occhio del ciclone, con la stampa che si è poi rimangiata tutto - la colpa infatti era dovuta a un trasformatore della compagnia elettrica. Il 9 dicembre scorso è accaduto di nuovo, con un Supercharger in fiamme in Oregon, a Seaside, al di fuori di un centro commerciale.

Ebbene in questo caso la vicenda è ancora più assurda, visto che un uomo - Ricky Criss - ha deciso di fare un po’ di derapate nel parcheggio, incendiando il motore della sua vecchia Ford Mustang. Le colonnine Tesla dunque non hanno nulla a che vedere con l’incendio, non c’è stato alcun malfunzionamento.

L’uomo è stato poi arrestato per guida pericolosa e stato di ebbrezza. Nel suo sangue infatti la polizia, che lo ha portato via mentre cercava di recuperare gli affetti personali fra le fiamme, gli ha trovato un livello d’alcol pari allo 0,18%, e in Oregon il limite legale è di 0,08. Criss dovrà ora ripagare i danni al centro commerciale e rimettere a posto le colonnine Supercharger, almeno secondo la legge, poi se possa effettivamente pagare è un’altra storia, che andrà verificata.

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