Dal 2020, niente più prescrizione per la guida in stato d'ebrezza

Dal 2020, niente più prescrizione per la guida in stato d'ebrezza
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Incassato il terzo e ultimo "via libera" da parte della Camera, il nuovo disegno di legge anticorruzione supera indenne le due votazioni e diventa definitivamente Legge.

Suddivisa in due parti, una relativa alle norme che hanno l’obiettivo di potenziare l’attività di prevenzione e repressione dei reati contro la pubblica amministrazione, l’altra relativa ai partiti, il ddl anticorruzione promette di apportare importanti cambiamenti anche al codice stradale e, per la precisione, al sistema di prescrizione.

Ma andiamo con ordine: la guida in stato di ebbrezza è un reato ed è punito con diverse sanzioni a seconda del tasso alcolemico del conducente al momento del fermo. Attualmente, la Legge stabilisce il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza e quindi soggetto a provvedimenti sanzionatori.

Per essere precisi, un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l prevede una multa dai 500 ai 2.000 euro con annessa sospensione della patente fino a 6 mesi, mentre essere beccati alla guida con un tasso compreso tra 0,8 e 1,5 g/l prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.

Nel 2015 sono stati 1.825 i casi registrati di guida sotto pesante effetto di alcolici. Là dove c’è stata la prescrizione, che specifica che il diritto alla riscossione delle multe “si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione", l’automobilista colpevole l’ha scampata, evitando sia il processo, sia le sue conseguenze.

In futuro, fortunatamente, non sarà più così. Dal 1 gennaio 2020, infatti, la prescrizione sarà sospesa dalla sentenza di primo grado, portando, per coloro che saranno sorpresi con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, a una più rigorosa applicazione della Legge.