Crash test più severi: le auto dovranno rispettare degli standard in caso di allagamento

Crash test più severi: le auto dovranno rispettare degli standard in caso di allagamento
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Non perdiamo mai occasione per ribadire quanto le auto di oggi siano diventate sicure, non solo quelle di alta gamma ma soprattutto i modelli più compatti e di larga diffusione, ma a quanto pare la sicurezza non è mai troppa, e i già severi crash test potrebbero diventare ancor più rigorosi.

Ci sono enti diversi che si dedicano a queste prove, i più famosi dei quali sono l’Insurance Institute for Highway Safety americano (di recente la Hyundai Ioniq 5 ha ricevuto il riconoscimento più alto nei crash test dell’IIHS) e l’European New Car Assessment Programme (la Kia EV6 “Car of the Year 2022” ha ottenuto 5 stelle EuroNCAP) che opera nel vecchio continente. Entrambe le realtà si sono evolute negli anni, tenendo sempre più elementi in considerazione e inasprendo le valutazioni, quindi è anche grazie a loro che il progresso nella sicurezza non si ferma mai, ma gli standard elevatissimi con cui ci hanno abituati potrebbero non bastare.

Infatti per l’ANCAP (Australasian New Car Assessment Program) i test attuali non sono sufficienti, dunque oltre a valutare la protezione degli occupanti in caso di urto, la protezione dei pedoni e le funzionalità dei sistemi di assistenza alla guida, bisognerebbe aggiungere un test che simuli situazioni di allagamento.

L’ANCAP ci tiene a precisare che quando ci si trova di fronte a zone allagate, come un sottopasso, è sempre bene non avanzare, ma negli ultimi tempi si sono accorti che le condizioni climatiche stanno cambiando e spesso capitano eventi atmosferici talmente imprevisti e violenti che colgono impreparate le persone: “Sebbene sia importante non entrare mai deliberatamente nelle acque alluvionali nel tuo veicolo, i recenti eventi di inondazione ci hanno ricordato ancora una volta che le inondazioni possono inaspettatamente prendere un veicolo e i suoi occupanti”.

Questo non significa che le auto dovranno essere sommerse durante i test, ma i costruttori dovranno provare con un’adeguata documentazione che l’auto rispetta alcune regole di sicurezza: ad esempio, i vetri elettrici devono continuare a funzionare per almeno 10 minuti una volta sommersi, mentre le porte devono essere in grado di aprirsi anche senza l’assistenza della batteria.

Se un’auto non può garantire queste norme di sicurezza, il costruttore deve comunque fornire gli strumenti necessari affinché gli occupanti possano rompere i vetri per lasciare in breve tempo la vettura. E anche questa prova frutterà un punteggio necessario alla valutazione finale della sicurezza del veicolo. Infine l’ANCAP fa sapere che introdurrà queste nuove regole a partire da gennaio 2023, in modo tale da permettere ai costruttori di adeguare le proprie vetture.