Coronavirus: Toyota, Honda e Vauxhall pronte a costruire ventilatori in UK

Coronavirus: Toyota, Honda e Vauxhall pronte a costruire ventilatori in UK
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Con l'arrivo del Coronavirus abbiamo capito svariate cose sulla sanità: fra queste che le terapie intensive di tutta Italia non sono adatte ad accogliere un'emergenza e che le fabbriche di respiratori si contano sulle dita di una mano in tutta Europa. Per questo motivo le aziende automotive nel Regno Unito si sono messe a disposizione del Governo.

Se i letti si acquistano facilmente, come dimostrato dall'ospedale improvvisato che la Protezione Civile sta costruendo a Milano Fieracity, a mancare sono i ventilatori polmonari, poiché sono poche (e spesso piccole) le aziende che li producono. In Italia esiste un solo produttore e conta circa una trentina di operai, che in questi giorni stanno lavorando in modo straordinario; uno sforzo immane che però non basta a sopperire all'intera emergenza.

Nel Regno Unito - come richiesto dal segretario alla salute Matt Hancock - le aziende automotive si sono messe a disposizione per la costruzione di nuovi respiratori e il loro apporto potrebbe essere davvero fondamentale per la tenuta dell'emergenza. Fra le aziende che hanno dato piena disponibilità ci sono Vauxhall (Opel praticamente), Honda e Toyota. A oggi il Regno Unito dispone di 5.000 ventilatori ma con il Coronavirus in circolazione ne serviranno molti di più: "Abbiamo una grande tradizione ingegneristica in questo Paese" ha detto Hancock, "chiunque abbia una fabbrica di grandi dimensioni dovrebbe dare una mano nella costruzione di ventilatori - qualora abbia macchinari affini alla produzione".

Nel Regno Unito, anche per volere di Boris Johnson, ci si sta muovendo a passi lenti, perché mai però l'Italia non ha chiesto l'aiuto alla produzione auto - praticamente ferma - per la costruzione di nuovi ventilatori? Mistero.