Il Coronavirus sta cambiando profondamente il mondo dei trasporti

Il Coronavirus sta cambiando profondamente il mondo dei trasporti
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Il Coronavirus ha trovato di fronte a sé un mondo impreparato a fronteggiare una pandemia di tale portata, e questo ha portato a uno scontro netto tra i comportamenti quotidiani delle persone e quelli che queste ultime avrebbero dovuto adottare per fronteggiare l'emergenza.

La conseguenza è ovviamente una modifica della visione prospettica di ogni individuo, la quale ha innescato un cambiamento a catena anche nell'idea classica dei trasporti. Un'analisi svolta dall'IBM Institute for Business Value ci permette di avere uno sguardo d'insieme del fenomeno attraverso un sondaggio sul modo delle persone di vedere i trasporti pubblici e quelli privati una volta che i lockdown cesseranno.

In linea di massima il sondaggio ha rivelato che le persone stanno riconsiderando il loro modo di spostarsi. Servizi pubblici, servizi di ride sharing e spostamenti privati hanno subito tutti delle modifiche. IBM ha intervistato ben 14.000 persone ad aprile, e più del 17 percento di queste ha dichiarato di voler usare di più il proprio mezzo di trasporto personale a causa del Covid-19.

Tra quelli che utilizzavano di frequente metropolitana, autobus e treni, si è rilevato che il 20 percento di essi smetterà di farlo, mentre il 28 percento ha affermato di voler usare tali mezzi con minore frequenza. Per quanto concerne invece i servizi di ride sharing la maggioranza degli intervistati ha confessato di volerne diminuire l'uso o di volerlo interrompere completamente.

Per qualcuno l'acquisto di una vettura personale comincerà a fare sempre più gola nel corso dei prossimi mesi, anche per distaccarsi dalla folla e dal caos dei mezzi pubblici. "Bar, ristoranti, hotel, concerti, eventi sportivi e resort marittimi si troveranno ad affrontare un sentiero prolungato nel rientro alla normalità nel caso in cui il distanziamento sociale è nella norma." Sono state queste le parole che Chris Bryant ha scritto in una sua opinione su Bloomberg. "Ciò è legato a un incoraggiamento al mettersi al volante di un'auto, che in pratica mette in atto automaticamente il distanziamento sociale."

A fare da contrappeso però ci sarà la difficoltà economica che le persone in genere stanno riscontrando a causa dei lockdown, che porteranno automaticamente a rendere più arduo l'eventuale acquisto di un'automobile. Al contempo però speriamo che questo quadro generale non porti a un abbandono dei mezzi pubblici per mezzi privati, in quanto uno scenario simile andrebbe di sicuro ad aumentare il livello di inquinamento atmosferico delle nostre città.

Nel frattempo l'Europa pare stia approfittando della situazione per dare il colpo di grazia all'uso di petrolio e carbone:"sbarazzarci dei combustibili fossili abbassando allo stesso tempo le tasse sull'elettricità potrebbe spingerci verso la giusta direzione." Lo ha dichiarato Kadri Simson, commissario UE per l'energia. La Svezia dal suo canto si è già portata avanti chiudendo ufficialmente la sua ultima centrale a carbone.