La convenienza del Tesla Semi è sottovalutata: ecco perché

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Il Tesla Semi è stato inizialmente accolto con grande sorpresa, ma successivamente ha polarizzato enormemente i media ed i consumatori. Da una parte c'era chi non vedeva l'ora di poter usare un veicolo a zero emissioni e che abbattesse i costi del carburante, mentre dall'altra piovevano critiche sull'inefficienza generale.

Nello specifico, Bill Gates e molti altri hanno affermato che la propulsione elettrica non è efficace per gli autoarticolati, in quanto per garantire un'autonomia per singola carica sufficiente è necessario installare pacchi batterie enormi. Questo porta ad un incremento assurdo del peso complessivo del mezzo, che si tradurrebbe nel dover trasportare principalmente le batterie integrate.

Da allora gli studi nel merito si sono moltiplicati e il video in alto, caricato su YouTube da OBF, vuole provare a far luce proprio su questa faccenda. Tesla al momento non ha ancora condiviso dati sul peso del Semi, ma ribadito dei consumi inferiori ai 2 kWh per miglio. OBF fa notare che questo va ricalcare una batteria che si attesterebbe fra i 600 e i 1.000 kWh, poiché in passato Elon Musk (CEO Tesla) ha più volte confermato un'autonomia che può variare fra i 480 e gli 800 chilometri per singola carica.

Partendo dal fatto che una batteria Tesla da 100 kWh pesa circa 590 chilogrammi, il Semi dovrebbe montare un pacco batteria dal peso compreso fra le 3,5 e le 5,9 tonnellate. Certo, aggiungere delle tonnellate al carico da trasportare non è cosa da poco, ma rispetto ai camion tradizionali l'autoarticolato Tesla risparmia qualche centinaio di chilogrammi in componenti meccaniche e molti altri chili grazie ad una carrozzeria ultraleggera. Secondo la compagnia californiana, l'esperienza maturata finora come produttore di veicoli elettrici risulterà fondamentale in questo senso, ma prima di poter giudicare il progetto dovremo attendere le specifiche tecniche ufficiali.

A ogni modo il calcolo sul peso potrebbe anche risultare eccessivo, perché pare che Tesla, per il suo Semi, andrà ad impiegare le nuove celle 4680 sviluppate in collaborazione con Panasonic. La nuova configurazione consente una densità energetica più elevata, la quale all'atto pratico permette agli ingegneri di aumentare i kWh o di ridurre il peso.

Secondo degli analisti di mercato, il Tesla Semi invaderà il mercato nordamericano e conquisterà l'Europa con decine di migliaia di esemplari ma, anche in questo caso, soltanto il tempo potrà confermare o smentire queste ipotesi.