Con la sentenza 43544/2018, fermarsi allo Stop non sarà più abbastanza

Con la sentenza 43544/2018, fermarsi allo Stop non sarà più abbastanza
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Traendo spunto da Benjamin Franklin, figura fondamentale nella definizione dell'ethos statunitense, esistono poche certezze nella vita: la morte, le tasse... ed il fermarsi di fronte allo Stop.

Stabilito poco tempo fa l’obbligo di arrestare completamente il veicolo anche in caso ci si trovi su strade deserte e non sopraggiunga alcuna altra vettura, dopo la sentenza 30993/2018 i giudici della Cassazione sono nuovamente tornati a parlare del segnale di prescrizione nato nel 1992.

Con la sentenza 43544/2018, resa nota a Dicembre, si sono occupati questa volta della svolta a sinistra preceduta dal cartello di Stop.

La domanda è la seguente: “quanto tempo dobbiamo rimanere fermi allo Stop dopo aver messo la freccia?” La risposta è semplice: tutto il tempo indispensabile per compiere la manovra nella massima sicurezza possibile.

L’utente della strada, che deve sempre osservare l’ambiente attorno a sé, deve ritenersi responsabile anche del possibile comportamento imprudente altrui, purché questo rientri nel limite della prevedibilità.

La sua colpa può essere esclusa solo se la percezione del comportamento degli altri sia tanto improvvisa da porre il conducente nell'assoluta e incolpevole impossibilità di evitare l’imprevisto.

Fermarsi allo Stop, quindi, non è più abbastanza: in caso di controversie, il concorso di colpa fra i due conducenti potrebbe verificarsi anche solo per non aver previsto la manovra dell’altro guidatore.