Come fanno le concessionarie a sopravvivere alla situazione attuale?

Come fanno le concessionarie a sopravvivere alla situazione attuale?
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Il Coronavirus ha ovviamente già impattato in modo evidente sul nostro stile di vita. Conseguentemente ha inciso su tutto quello che ci circonda, e ciò si estende anche a una parte importante dell'economia globale: la produzione e la vendita di automobili.

Le concessionarie stanno affrontando una situazione non facile, che vede i clienti bloccare tutte le pratiche d'acquisto in corso per l'impossibilità di circolare fisicamente, e gli eventuali acquirenti non avvicinarsi affatto all'affare. La categoria è quindi costretta a prendere misure sia a breve che a lungo periodo per contrastare ciò.

Il Wall Street Journal riporta di rivenditori che prendono in considerazione un nuovo modo di effettuare le transazioni per ovviare al problema dei clienti che non possono uscire di casa. Alcune startup moderne stanno già offrendo transazioni online e consegne a casa, ma i negozi fisici faticano ad aggiornarsi, affidandosi ancora all'idea quasi retrograda rappresentata dall'assoluta necessità che il cliente si mostri fisicamente. Infatti al momento, nella stragrande maggioranza dei casi, non è ancora possibile comprare un'auto online come si farebbe con qualunque altra cosa, nonostante i produttori offrano quasi sempre un configuratore digitale col quale da casa possono cimentarsi tutti, lasciando comporre preferenza per preferenza l'auto dei propri sogni.

Al momento uno studio svolto da J.D. Power afferma negli Stati Uniti quest'anno saranno vendute 3 milioni di automobili, numeri certo non eccellenti, ma neanche ai livelli della Grande Recessione. Di fatto però le proiezioni fanno paura, e ricordano i momenti dell'ultima crisi di pochi anni fa.

Come avrete già capito una facile soluzione sarebbe quella della consegna a casa, cosa che non è impossibile in quanto nel caso della Mercedes-Benz Classe S già accade. In futuro sarà praticamente uno standard consolidato. Un altro settore dove si arranca è la gestione dei contatti su internet, che è innegabilmente lento e non al passo coi tempi. Per ricevere una risposta ad una semplice mail per un chiarimento possono volerci giorni, e un team apposito sistemerebbe subito ogni problema.

Insomma le parole chiave sono digitalizzazione, tempi di risposta ridotti e consegne a domicilio. Nel caso in cui voleste approfondire meglio il tema vi rimandiamo direttamente alla fonte citata in basso, ma per concludere vi rimandiamo a due interessanti notizie recenti. La prima vede il Gruppo FCA impegnato nella produzione di un milione di mascherine in un mese tramite uno stabilimento in Asia, mentre la seconda è la testimonianza dell'incredibile stato nel quale versa la città di New York, praticamente deserta dopo la quarantena imposta dall'epidemia di Covid-19: le immagini lasciano esterrefatti.