Come si comporta un drifter virtuale alla guida di una Nissan Silvia S15 reale da 900 CV?

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I simulatori virtuali sono uno strumento sempre più preciso e utile ai veri piloti, che possono sfruttarli per allenarsi quando si trovano lontano dai circuiti, per migliorare la concentrazione e la gestione della pressione. Ma parlando di drift, un campione virtuale della disciplina riuscirebbe a gestire una vettura reale?

La domanda non è scontata perché, pensateci, il drift è una disciplina che richiede ancor più skills rispetto alle altre categorie del motorsport. Un’auto da corsa è ben diversa dalle auto che guidiamo tutti i giorni, ma le modalità d’uso sono pressoché le medesime. Quando si parla di drift la faccenda si complica, perché solitamente non si percorrono curve di ogni tipo completamente di traverso con gomme fumanti e velocità che possono toccare anche i 200 km/h.

Allenarsi nell’arte del drift utilizzando i simulatori è sicuramente utile, ma cosa succede quando il pilota virtuale viene messo alla guida di una vettura da gara da oltre 900 CV? Ebbene la risposta è all’interno del video che trovate in apertura, nato da un’idea proposta dall’organizzazione del campionato europeo Drift Masters, che ha pensato di mettere la Nissan Silvia S15 di Piotr Wiecek, vincitore del campionato, nelle mani di Rhys Tatterson, il campione 2021 del campionato Drift Masters virtuale.

Dopo qualche giro di acclimatamento con la vettura, il campione virtuale si è trovato subito a suo agio, anche se ha dovuto fare i conti con due elementi fondamentali completamente assenti nella sua stanza da gaming, ossia la forza G e il fumo delle gomme che penetra all’interno dell’abitacolo. Dopo qualche “donut”, Tatterson ci ha preso gusto sotto gli occhi attenti di Wiecek, che ha detto: “Oh, amico, se potessi dire quanto ero nervoso durante il primo calcio della frizione. Poi durante la seconda transizione, ho potuto vedere che [Tatterson] stava controllando l'auto con la frizione e con una gestione del volante davvero buona. Ho pensato ‘Ok, è naturale!’. Driftava come se lo avesse fatto da tre o quattro anni".

E sul finire della giornata i due si sono esibiti anche in un tandem a dimostrazione che, in fondo, anche il drift virtuale fornisce ottime basi da applicare poi nella realtà. E una bella sessione al simulatore sarebbe perfetta per alcuni “funanboli” del volante, come il guidatore di questa Mercedes che è finito fuoristrada per tentare delle sbandate a favore di camera, per non parlare di questo ragazzino che ha distrutto una Toyota Supra nuova di zecca per provare una derapata.

Come si comporta un drifter virtuale alla guida di una Nissan Silvia S15 reale da 900 CV?