Le Chevrolet Bolt EV continuano ad andare a fuoco: ecco un nuovo caso

Le Chevrolet Bolt EV continuano ad andare a fuoco: ecco un nuovo caso
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Ormai è risaputo che le Chevrolet Bolt EV hanno qualche problemino per quanto concerne la sicurezza. Alcuni esemplari vanno a fuoco, e in tal senso non molte settimane fa General Motors ha consigliato di parcheggiare le Bolt lontano da altre auto, nonostante abbia già più volte cercato di risolvere la questione.

Le pezze che i tecnici ci hanno messo nel corso del tempo però non sembrano bastare affatto, come dimostrato dall'episodio appena verificatosi al di fuori di una concessionaria di Clarksville, nel Maryland. Apparentemente il veicolo apparteneva ad un impiegato del negozio, e con ogni probabilità non aveva ricevuto la sostituzione della batteria come indicato dalla casa tempo addietro.

Per il momento General Motors ha ristretto il campo delle possibili cause di incendio ad anodi danneggiati o ad un separatore piegato tra i 288 compresi nelle celle agli ioni di litio che compongono il pacco nella sua interezza. All'inizio di novembre GM aveva cominciato a sostituire componenti dei veicoli difettosi, ma in precedenza non erano mancate indicazioni su utilizzi che potessero escludere l'autocombustione.

A ogni modo i clienti che decideranno di affidarsi all'assistenza riceveranno una batteria più performante, che garantirà un range di 417 chilometri invece dei 383 chilometri dell'unità originale. Comunque vada, non sarà facile riparare in tempi brevi i 110.000 esemplari di Bolt affetti da questo guaio. In effetti potrebbero volerci parecchi mesi.

In ultimo, per restare presso la casa automobilistica americana, vogliamo rimandarvi ad una informazione piuttosto interessante per quanto concerne il tracciato: per la prima volta, Chevrolet vende una Z06 GT3-R pronto pista.