CEO Renault Italia 'Italiani vogliono gli EV ma non li comprano: ecco cosa temono'

CEO Renault Italia 'Italiani vogliono gli EV ma non li comprano: ecco cosa temono'
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E' molto interessante la riflessione di Raffaele Fusilli, CEO di Renault Italia, in merito al mercato italiano degli EV. Stando alla classifica delle 10 auto elettriche più vendute in Italia a marzo, i numeri sono migliorati rispetto al mese precedente, ma la strada è ancora lunga e sembrerebbe tutta in salita.

È paradossale – scrive Fusilli attraverso il proprio profilo Linkedin - le ricerche ci dicono che gli italiani sono tra i più aperti in Europa alle motorizzazioni alternative ma poi, quando guardiamo i dati di vendita, l’Italia è il fanalino di coda per le immatricolazioni di vetture elettriche. Com’è possibile?”.

Fusilli ha quindi snocciolato i numeri del mercato 2022, sottolineando come siano state solo poco più di 49mila le full electric vendute nel Belpaese, solo il 3.7 per cento del totale e fra i numeri più bassi d'Europa.

C'è un interesse manifestato verso gli EV ma gli automobilisti italiani per ora sembrano scontrarsi contro tre ostacoli, a cominciare dal prezzo delle stesse vetture: “Più di un italiano su due (studio Deloitte ndr) ha ritenuto peggiorata la propria situazione finanziaria (53%), giudizio che induce a rimandare gli acquisti più impegnativi (52%) a tempi di maggiore sicurezza economica. Una quota analoga si dichiara inoltre preoccupata per il livello dei risparmi futuri (50%). Fra gli italiani interessati all’acquisto di un’auto elettrica, quasi uno su quattro (22%) sarebbe disposto a spendere non più di 15.000 euro, mentre un ulteriore 44% non si spingerebbe oltre una soglia di 30.000 euro: prezzi ancora bassi rispetto alla media di mercato”.

C'è poi il tema della batteria, che da molti italiani è ritenuta ancora insufficiente a livello di autonomia, e infine, il terzo ostacolo riguardante la rete di ricarica:Il 43% degli italiani pone l’attenzione sulla scarsità di infrastrutture pubbliche di ricarica a cui si aggiunge più di un italiano su tre che esprime incertezze anche per la ricarica domestica (34%)”, situazione quest'ultima che è destinata a migliorare alla luce della recente direttiva Ue che impone una stazione di ricarica ogni 60 km entro il 2026.

Fusilli si dice comunque convinto che i tre problemi di cui sopra tenderanno a migliorare con i prossimi anni, a cominciare principalmente dal prezzo: “Credo che nel giro di pochi anni le case automobilistiche saranno in grado di offrire ai loro clienti vetture Bev ad un prezzo paragonabile a quelle delle berline tradizionali”.

E ancora: “Se vogliamo arrivare al 2035 con una maggior numero di auto elettriche sulle nostre strade dobbiamo riuscire ad abbattere questi ostacoli. Le case automobilistiche stanno facendo il massimo: non solo propongono continuamente nuovi modelli Bev con autonomie sempre più elevate (anche superiori a 500 km), ma anche sul fronte delle auto ibride, che possiamo considerare come un ponte verso l’elettrico puro, la ricchezza delle gamme e i livelli di efficienza sono altissimi”.

Quindi il CEO di Renault Italia ha concluso la sua disamina scrivendo: “C’è un altro aspetto che va considerato: l’amore degli italiani per il piacere di guida e come su questo fronte l’esperienza full electric” sia imbattibile. Un argomento al quale dedicherò un prossimo articolo”.