Castaignede: 'Auto elettriche? Si rischia dieselgate: CO2 e carbonio non diminuiranno'

Castaignede: 'Auto elettriche? Si rischia dieselgate: CO2 e carbonio non diminuiranno'
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L'ingegnere e saggista francese, Laurent Castaignede, è convinto che dopo il diesel gate possa palesarsi un electric gate. Autore del libro “La corsa verso l'auto elettrica: tra miracolo e disastro”, prevede anni complicati per le vetture a zero emissioni.

Ovviamente la sua tesi può essere condivisa o meno, e come sempre ci piace dare voce ad “entrambe le fazioni”, i sostenitori di auto elettriche e i contrari, purchè le voci siano autorevoli e i discorsi siano sensati e con una base scientifica.

Parlando con Reporterre, Laurent Castaignede ha spiegato che: "Dopo il dieselgate si va dritti verso un electric gate. Prevedo che prima del 2035 ci renderemo conto del disastroso fallimento dell'elettrificazione per via del fatto che l'impronta di carbonio dei trasporti non diminuisce, che l'inquinamento diminuisce poco, e che lo spreco di le risorse metalliche sono insostenibili”.

Laurent Castaignede non è proprio l'ultimo degli addetti ai lavori, tenendo conto che studia l'ambiente dal lontano 2009, quando ha fondato BCO2 Ingénierie, società di consulenza per l'analisi dell'impatto ambientale con sede a Bordeaux.

Secondo lo stesso, con la diffusione maggiore delle auto elettriche si verificherà a breve un aumento "non evidente" del flusso di risorse come "litio, cobalto, nichel, manganese e rame in particolare, oltre alla grafite". Lo stesso menziona anche la “scarsa distribuzione geografica di queste risorse”, con la conseguenza della creazione di "forti rischi di creazione di oligopoli”, aggiungendo che “Un'Opec del rame o del litio sarebbe catastrofica dal punto di vista geostrategico".

Enrico Al Mureden, avvocato e ordinario di diritto civile all’Università di Bologna e docente alla Motorvehicle University of Emilia-Romagna a Modena, sostiene che se tutti usassimo le auto elettriche si verificherebbe una riduzione dell'89% della CO2, ma anche su questo aspetto l'ingegnere francese non sembra d'accordo.

RTE, il gestore della rete di trasmissione elettrica – spiega - precisa che l’attuale disponibilità di elettricità senza emissioni di carbonio per nuovi usi è effettiva solo nel 30% dei casi e che questa percentuale diminuirà. Esiste quindi un forte rischio di ricaricare le nostre auto, soprattutto in inverno, con elettricità utilizzando gas naturale o carbone tedesco”.

Di fronte a ciò, dovremmo “utilizzare più mezzi per produrre energia rinnovabile in quantità equivalenti e parallelamente allo sviluppo delle auto elettriche”, ma questo “è raramente ciò che facciamo”, ha concluso.

Nel corso dell'ultimo anno diversi studi hanno messo in dubbio l'aspetto green delle vetture a zero emissioni, a cominciare da quello secondo cui se le auto elettriche si usano meno rischiano di inquinare più delle termiche: la sensazione è che si andrà avanti con questa diatriba ancora a lungo.