La Bugatti EB110 Sport Competizione torna in pista dopo 25 anni

La Bugatti EB110 Sport Competizione torna in pista dopo 25 anni
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Prima dell'arrivo di Volkswagen e della Veyron da 400 km/h la Bugatti era un affare italiano: lo stabilimento sorgeva a Campogalliano, nel modenese. La Bugatti EB110 esprimeva a pieno le potenzialità tecnologiche dell'industria automobilistica italiana e non aveva nulla da invidiare alle supercar dei marchi più prestigiosi.

Bugatti Automobili non aveva un programma corse ufficiale, tuttavia le richieste di due facoltosi clienti portarono alla luce altrettante EB110 da corsa. Nel caso della EB110 Sport Competizione la commessa arrivò dall'uomo d'affari e pilota monegasco Gildo Pallanca-Pastor, interessato a partecipare alla serie IMSA con una Bugatti.

Bugatti Automobili sviluppò la vettura per Pallanca-Pastor in soli sei mesi. Questa EB110 prese il via a svariate gare del campionato americano, debuttando nel giugno 1995 a Watkins Glen, e partecipò anche ad eventi del BPR Global GT Series. Nel settembre 1995 l'auto fu confiscata, coinvolta nel disastroso fallimento aziendale che determinò la fine prematura della stagione sportiva. Pallanca-Pastor riottenne la vettura e inaugurò la stagione 1996 con la prestigiosa 24 Ore di Daytona, in cui la EB110 fu costretta al ritiro intorno alla settima ora.

Il sogno del pilota monegasco, e forse il motivo per cui nacque la EB110 Sport Competizione, era la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans. La vettura, evoluta aerodinamicamente e con una lunga serie di nuovi componenti, fu iscritta alla gara del 1996. Tuttavia una settimana prima dell'evento, durante un test a Digione, il secondo pilota Patrick Tambay fu coinvolto in un incidente. Il francese se la cavò con un brutto spavento ma il telaio in carbonio della EB110 fu irrimediabilmente compromesso. MRT - la struttura monegasca che si è occupata della manutenzione dopo la chiusura della sede di Campogalliano - non disponeva di un telaio di riserva: addio Le Mans.

Sono passati 25 anni da quel botto e Bugatti ha deciso di restaurare completamente l'esemplare, protagonista di un servizio fotografico proprio al Circuit Dijon-Prenois. Anche se la sua carriera non è stata stellare rimane ancora un'auto da corsa elegante ed unica.

Prima di salutarvi vi consigliamo di dare un'occhiata alle foto che abbiamo scattato al MIMO 2021: tra le varie supercar e hypercar brilla l'estrema Bugatti Bolide.

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