Con la Bugatti Chiron a 417 km/h in autostrada: niente carcere per Radim Passer

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A gennaio 2022 vi abbiamo raccontato l'impresa di un milionario che, su un tratto senza limiti di velocità sull'autostrada tedesca, ha toccato i 417 km/h a bordo di una Bugatti Chiron. All'epoca ci sono state non poche polemiche, con l'uomo che rischiava fino a due anni di carcere per aver messo in pericolo gli altri utenti della strada.

Oggi sappiamo cosa succederà a Radim Passer: nulla. Il milionario non avrà ripercussioni penali per le immagini diffuse sui social a partire dal mese di novembre 2021. Sono stati due i tentativi di record da parte di Passer: una prima volta la velocità massima toccata è stata 414 km/h, al secondo tentativo invece si sono raggiunti i 416,8 km/h. Le immagini non sono piaciute al Ministro dei Trasporti tedesco, che aveva condannato quella incredibile velocità poiché poteva rivelarsi pericolosa per gli altri utenti della strada - motivo per cui era partita un'indagine in merito.

Il rischio era di due anni di carcere, invece i pubblici ministeri della città di Stendal hanno deciso di non sporgere denuncia contro Passer. Anche se l'autostrada tedesca ha diversi punti senza limiti di velocità (e le cose potrebbero cambiare, visto che il 60% dei tedeschi vuole limiti sulle autostrade), esagerare può risultare pericoloso ed essere passibile di denuncia. I pubblici ministeri però hanno constatato che Passer non ha messo a repentaglio la vita di nessuno: l'uomo ha tentato il record all'alba, superando appena dieci vetture nei 10 km di strada percorsi.

Erano infatti le 4:50 di una domenica mattina, 10 auto per 10 km significano una vettura per chilometro. Con la visibilità a 3-4 km Passer avrebbe avuto il tempo di reagire in caso di necessità, del resto - come ha scritto Passer nella descrizione del video - la Chiron può frenare da 400 km/h a 0 in appena 9 secondi in 490 metri di spazio.

Inoltre l'autostrada era perfettamente recintata, dunque nessun animale avrebbe potuto attraversare la strada, mentre tre amici di Passer monitoravano la situazione da tre ponti differenti. Insomma, pur trattandosi di una prova non autorizzata su strade pubbliche la giustizia tedesca ha compreso le motivazioni di Passer, che effettivamente aveva fatto di tutto per viaggiare in sicurezza.